Tremila piante di marijuana, in serra
Cinque arresti a Pistoia. La Gdf: «A tutela del vivaismo sano»
Oltre tremila piante di marijuana sequestrate dalla Guardia di Finanza in un vivaio nel Pistoiese. Cinque persone di origine italiana, sorprese mentre erano impegnate a coltivarle, sono state arrestate in flagranza. Nel corso dell’operazione, condotta dai finanzieri di Firenze e Prato, è stata sequestrata una pistola calibro 6, detenuta illegalmente.
Le piante erano coltivate in quattro serre che gli arrestati avevano preso in gestione in un terreno dove erano presenti diversi capannoni adibiti alla coltivazione di altre piante.
Accertamenti sono in corso per chiarire eventuali responsabilità da parte delle proprietà. Le piante erano coltivate in appositi vasi, già pronte per il taglio, disposte lungo file protette da teli e innaffiate con un apposito impianto di irrigazione. Le serre erano mimetizzate tra altri capannoni — dove venivano effettuate coltivazioni legali — e ben chiuse per evitare la diffusione del forte odore prodotto dagli arbusti di marijuana. Altre 200 piante sono state individuate in un edificio vicino, usato come «essiccatore».
«L’operazione — spiega la Guardia di Finanza — va a tutelare quell’imprenditoria sana della Una scena di L’erba di Grace , film del 2000 diretto da Nigel Cole in cui Grace, signora di mezz’età appassionata di giardinaggio, affronta le proprie difficoltà finanziarie iniziando a coltivare marijuana. È lo stesso nome usato dalla Guardia di Finanza per l’operazione pistoiese: a sinistra un’immagine delle serre (foto GdF) provincia di Pistoia che, benché risenta della crisi economica, continua a lavorare onestamente».
I finanzieri sono risaliti al vivaio durate controlli di routine. Un giovane di 27 anni, alla vista della pattuglia, si è dato alla fuga tra le serre ma è stato inseguito e bloccato; nel frattempo altri militari hanno trovato, nelle serre, 4 persone intente a coltivare le piante di marijuana. A quel punto sono scattati gli arresti. Ora i finanzieri, anche grazie ai cellulari sequestrati, stanno cercando di capire che fine avrebbe fatto la droga.