Così la Toscana s’è meritata un pezzo di Nobel
Il premio per la Fisica a una ricerca sulle vibrazioni gravitazionali condotta tra Washington e Pisa
Entusiasmo per l’assegnazione del premio Nobel per la fisica alla scoperta delle onde gravitazionali con il contributo dell’osservatorio gravitazionale europeo EgoVirgo, che ha sede a Navacchio, nel comune di Cascina.
Martedì 3 ottobre, una mattina come le altre. Non qui. Advanced Virgo, l’interferometro per onde gravitazionali pisano è in manutenzione e calibrazione, come ogni settimana. Alle 11.50, però, registra un movimento insolito: no, non stiamo parlando di perturbazioni dell’universo, ma dell’esultanza nel centro Ego di Cascina (Pisa).
Ieri mattina, infatti, il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a Kip Thorne, Barry Barish e Rainer Weiss per la scoperta epocale delle onde gravitazionali. Ed è stata menzionata la collaborazione tra i centri internazionali Ligo (Usa) e Virgo (Ue). Un riferimento non casuale: il primo segnale delle onde gravitazionali è stato misurato solo pochi giorni fa dagli interferometri degli Stati Uniti (Ligo) e in quello installato nel pisano (Virgo).
Nella «control room» del centro Ego-Virgo di Cascina, inaugurato nel 2003 su iniziativa del Istituto Nazionale di Fisica Nazionale e del Cnr francese, c’è stato un sussulto di gioia: il riconoscimento dell’Accademia reale delle scienze svedese celebra il lavoro di oltre mille scienziati e ricercatori americani, italiani, francesi e olandesi e la fondamentale importanza dello strumento pisano. «Mamma, abbiamo vinto il Nobel», Antonino Chiummo chiama a casa per raccontare la bella notizia. Ma in generale regna un clima di understatement anglosassone: tutti contenti, certo, ma il lavoro chiama e si torna al desk per controllare Virgo.
Nella stanza dei bottoni, dove venti computer governano l’interferometro e ne rilevano i dati, l’aria è frizzante ma la felicità esplode solo alle 17, quando — finalmente — gli studiosi stappano una bottiglia di spumante dolce. Dopo tutto se lo aspettavano, sapevano che la prima rilevazione dell’onda gravitazionale del 2015 era un fatto rivoluzionario. «La misurazione del 14 agosto 2017 di Ligo e Virgo ne ha consacrato l’importanza. L’assegnazione del Nobel al progetto era solo una questione di tempo», affermano i fisici sperimentali in servizio a Cascina. La notizia è stata celebrata in concomitanza con l’arrivo delle congratulazioni da tutto il mondo, in primis dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che si è detta «orgogliosa dell’attestazione alla collaborazione LigoVirgo. Si tratta di un grande risultato, di una giornata storica per le eccellenze del nostro Paese e per la scienza in generale».
La notizia dell’importante riconoscimento è stata festeggiata anche a Pisa. Il sindaco Marco Filippeschi ha accolto in Comune una delegazione di Ego, arrivata «armata» di uno striscione stampato alle due di notte. «Una notizia d’eccezionale importanza per noi, per quanto fosse sperata e attesa. Oltre che ai premiati personalmente — sottolinea Filippeschi — si deve essere riconoscenti a chi ha avuto la visione e il coraggio di impostare l’esperimento». Uno striscione è stato esposto anche sul balcone del Municipio di Cascina, dove il sindaco Susanna Ceccardi e l’assessore Luca Nannipieri hanno fatto i complimenti agli studiosi.
Entusiasmo anche nelle parole del presidente della Regione Enrico Rossi: «Un po’ di quel Nobel — osserva — è anche toscano. La grande scoperta internazionale parla anche italiano e toscano. La nostra regione ospita infatti una comunità scientifica di qualità, di rilievo internazionale». Per il deputato pisano del Pd Federico Gelli, infine, «il compito delle istituzioni e della politica dovrebbe essere quello di favorire sempre più la partecipazione italiana a successi simili».
Rossi Un trionfo che parla toscano, qui ospitiamo grandi studiosi Filippeschi Bisogna essere riconoscenti alla comunità scientifica pisana