Ecco il boschetto del Carmine
Palazzo Vecchio va avanti sul progetto voluto dal sindaco: piantati 15 alberi appena nati
Ci sono alberi che spuntano all’improvviso. Come quelli arrivati ieri in piazza del Carmine. Ovviamente, non sono cresciuti ma sono stati piantati dagli operai di Palazzo Vecchio. Senza annunci, come fosse una cosa normale. Invece il «boschetto delle meraviglie» è uno dei passaggi, secondo la giunta Nardella, per la riqualificazione della piazza partita a luglio scorso ma anche uno dei temi di maggior polemica in Oltrarno. Pedonalizzata due anni fa, diventata un luogo degradato senza idee chiare sul futuro, le scelte di arredo urbano e risistemazione di piazza del Carmine hanno visto 2 anni di polemiche.
L’operazione «piazza del Carmine» è infatti stata al centro di strali e critiche, fin dalla scelta a gennaio 2015, di pedonalizzare, togliendo uno dei pochi parcheggi per residenti della zona. L’installazione di transenne che sembravano un po’ un ranch sollevarono un coro di ironia. Solo dopo, a distanza di mesi, è arrivata la proposta di ridisegnare della piazza, che prevedeva anche di recuperare le vecchie alberature, presenti a fine ‘800. Si è svolto anche un percorso di partecipazione, non andato però per il verso sperato: dopo aver raccolto le indicazioni per modificare il progetto iniziale, alla presentazione della seconda versione, le proteste di residenti e commercianti sono ripartite. Al fotofinish con l’apertura dei cantieri, è arrivato anche un appello, firmato dagli ex assessori Gianni Biagi e Simone Siliani, per riflettere e non partire con il progetto voluto da Palazzo Vecchio. Ma dalla vicesindaca Cristina Giachi la risposta fu: «No, grazie». E così, i lavori partirono.
Nell’ultima versione del progetto, oltre al lastricato — che in un primo momento non c’era ed è stato poi reinserito nel progetto, ma rialzato per impedire l’accesso alle auto — restava il «boschetto», quindici alberi concentrati nella zona rivolta verso Borgo San Frediano. Niente panchine, al momento, perché la sovrintendenza ha detto no. E per convincere della bontà dell’operazione, i lavori si sono svolti con una sorta di «cantiere aperto», con totem informativi.
Dopo tre mesi di lavoro, ieri, la sorpresa: nella zona non lastricata, preparata per gli alberi, sono arrivate questi 15 piccole piante, con sostegni per la loro crescita. Una sorpresa vera, perché nessuno a Palazzo Vecchio ha pensato di segnalare questo evento, che è la conferma che i lavori vanno avanti senza ripensamenti. Molta sorpresa anche tra i turisti: alcuni si sono fermati anche a domandare di cosa si trattasse. Ma d’altra parte, non è la prima volta che «spuntano cose» in piazza del Carmine. A settembre del 2015, infatti, nel mezzo della piazza arrivò una mega Smart, una operazione pubblicitaria. Quando le foto cominciarono a viaggiare sui social, lo stesso sindaco Dario Nardella annunciò che avrebbe mandato i vigili a multarla: ma l’auto era autorizzata dagli uffici di Palazzo Vecchio. Quello di cosa fare nella piazza, una volta finiti i lavori, è il tema ancora irrisolto del futuro di piazza del Carmine. Il Comune ha promesso iniziative legate all’identità del quartiere. Speriamo in altre sorprese.