I CORPI DI SIENI UNA CITTA’ CHE DANZA
Dal 10 ottobre al 30 dicembre torna il festival del coreografo fiorentino Spettacoli, residenze, laboratori dall’Oltrarno al centro storico fino all’Isolotto In scena ballerini e persone di tutte le età. E tra gli ospiti Mimmo Cuticchio
«Anche se una persona non danzerà mai in tutta la sua vita, la danza ce l’ha comunque dentro». Al danzatore che, secondo Virgilio Sieni, c’è in ognuno di noi si rivolge il festival La democrazia del corpo: tre mesi, dal 10 ottobre al 30 dicembre, di spettacoli, residenze, laboratori che vanno oltre lo spettacolo, fanno incontrare ballerini e coreografi professionisti, studenti e cittadini, intorno al gesto.
«Il Festival vuole sviluppare la ricerca sui linguaggi del corpo e della danza, riflettendo sulla capacità dell’uomo di abitare la città e sull’esperienza umana attraverso il gesto, rigeneratore di senso nella vita e nella comunità», spiega Sieni, direttore della manifestazione. Verranno ospitati 15 artisti, nazionali e internazionali, che, oltre a presentare la propria opera, si confronteranno con il territorio, proponendo percorsi di formazione e creazione. Dopo l’inaugurazione del 10 ottobre ai Cantieri Goldonetta, il quartier generale in Oltrarno del coreografo, l’apertura è affidata a Diario di vita. Isolotto di e con Virgilio Sieni e la musica dal vivo di Eivind Aarset, al Teatro della Pergola (11 ottobre). La Compagnia di Sieni sarà protagonista di Cantico dei Cantici (8-12 novembre) e Preludi (21 novembre), con l’accompagnamento del contrabbassista Daniele Roccato. Anna Lea Antolini e il coreografo Noé Soulier in Danzare la performance mostreranno come semplici azioni — sedere guardare o prendere la mano — diventano movimento danzato. Il festival avrà dunque come cuore pulsante i Cantieri Goldonetta, ma coinvolgerà anche botteghe, spazi e librerie di via Santa Maria: «Un gesto, quello della frequentazione della strada, fondamentale nella costruzione della vita di un quartiere» dice Sieni. Nella Falegnameria Frosecchi, Paolo Basetti (curatore del Giardino della botanica superiore di Boboli) terrà incontri su uomo e piante, alla Scuola di Formazione del mestiere dell’attoreL’Oltrarno e prima di ogni spettacolo ci saranno lezioni sul gesto aperte a tutti. La manifestazione arriverà anche in periferia: alla Galleria Isolotto, aperta in piazza dei Tigli per il
progetto «Nuovi Cantieri Culturali Isolotto», proseguono esposizioni e incontri su architettura natura e paesaggio. La danza intreccia anche altre arti: la musica, con To the Sky, album della violoncellista e cantante Naomi Berrill (5 novembre), e il cinema, con l’artista egiziano Hassan Kahn che presenterà (16 novembre) i suoi video d’inizio carriera. Il finale del festival (28-30 dicembre) vedrà un incontro inedito: il coreografo Virgilio Sieni che lavora da sempre sul corpo del danzatore, e il cantastorie Mimmo Cuticchio che ha incrociato spesso altre discipline dello spettacolo, ma mai la danza. Insieme instaureranno un dialogo tra corpo e pupo nell’Atlante_l’umano del gesto.