Corriere Fiorentino

Women’s, questione di cultura «Firenze si innamorerà di noi»

Mencucci: la Champions è l’inizio di qualcosa di bello. Katia Serra: ma serve tempo

- Michela Lanza

«Sono contento di aver fatto gioire la gente». Esordisce così il presidente della Fiorentina Women’s Sandro Mencucci dopo la notte Champions viola che ha dato lustro al calcio femminile.

Sì perché mercoledì la squadra di Fattori e Cincotta ha sorpreso Firenze, suscitando emozioni che nessuno si aspettava di poter provare guardando le donne. In Italia infatti manca tradizione e Firenze, in questo senso, non fa eccezione. Partite come quelle contro il Fortuna Hjørring però possono aprire una strada finora rimasta chiusa: «È stata una partita vibrante dove è stata onorata la maglia e lo stadio Franchi — continua Mencucci — e tutte le persone che c’erano si sono divertite. C’è stato trasporto da parte della gente, non solo per il risultato, ma anche e soprattutt­o per la bella serata. Vedere tremila spettatori paganti è stato importante e non è cosa da tutti i giorni per il calcio femminile, è un segnale di crescita. Chi ha visto la Fiorentina donne giocare si è sempre divertito, ma non c’è dubbio che il match contro il Fortuna abbia posto un’attenzione particolar­e nei nostri confronti. Non sapete quante persone mi hanno detto “continuerò a seguire la squadra”, perché nel momento in cui esci dal campo dando tutto e dopo aver divertito, la gente torna». E magari, se la Fiorentina, la prima società di serie A ad avere una squadra femminile, passasse anche il turno, potrebbe aiutare ulteriorme­nte lo sviluppo del calcio italiano in rosa: «Se dovessimo passare agli ottavi — continua Mencucci — sono certo che la gente risponderà ancora più convinta. Anche perché potremmo incontrare una squadra con un nome più conosciuto del Fortuna Hjørring. E torneranno non solo le persone che c’erano mercoledì ma anche tante altre che hanno letto o saputo che lo spettacolo era davvero godibile. In tribuna ho visto solo persone felici e divertite».

Chi era presente al Franchi per la Champions è Katia Serra, ex giocatrice ed opinionist­a anche della Domenica Sportiva: «Chi conosce il calcio sa che quella giocata dalla Fiorentina in Champions è stata una partita di calcio di grande livello — dice lei — che può aiutare la crescita del movimento. Ma la crescita dell’interesse sarà graduale. Avere a disposizio­ne società organizzat­e, dirigenti che hanno curriculum ed esperienza nel calcio maschile, allenatori preparati e giocatrici talentuose, non può che aumentare il livello tecnico-tattico del calcio femminile e, di conseguenz­a, l’interesse della gente. Per questo più società maschili investiran­no nel femminile, più spettacola­re diventerà il campionato, più seguito ci sarà. La Fiorentina ha fatto da apripista, altre hanno seguito il suo esempio e l’ingresso della Juventus in serie A porterà altri curiosi a interessar­si al calcio delle donne. Ma serve ancora tempo. Dopo la gara di Champions c’è chi avrà voglia di continuare seguire la squadra e questo è già un buon segnale. Un’idea per spettacola­rizzare di più il calcio rosa io comunque l’avrei: far durare le partite 80 minuti. Perché se cala l’intensità manca lo spettacolo».

 ??  ?? La gioia viola dopo uno dei due gol segnati al Fortuna, battuto al Franchi 2-1 in Champions League Il ritorno è in programma mercoledì
La gioia viola dopo uno dei due gol segnati al Fortuna, battuto al Franchi 2-1 in Champions League Il ritorno è in programma mercoledì
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Il presidente della Fiorentina Women’s Sandro Mencucci

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