Indiano chiuso, un giorno di caos
Camion travolge una moto: diciottenne in fin di vita. Code da una parte all’altra della città
Un incidente gravissimo, con 18enne in condizioni disperate, il ponte all’Indiano chiuso per ore e il traffico paralizzato in tutta la città. Lo scontro ieri intorno alle 13,30, tra un giovane motociclista e un camion di Alia, l’azienda che gestisce i rifiuti. Il conducente aveva bevuto durante l’orario di lavoro.
Un incidente gravissimo, con un ragazzo di appena 18 anni in condizioni disperate, il viadotto del Ponte all’Indiano chiuso per ore e il traffico paralizzato in tutta la città. Lo scontro ieri intorno alle 13,30, tra un giovanissimo motociclista e un camion di Alia, l’azienda che gestisce i rifiuti a Firenze. Le condizioni del ragazzo, rimasto incosciente sull’asfalto, sono apparse fin da subito drammatiche. Soccorso dal 118, sotto gli occhi terrorizzati degli automobilisti, è stato intubato e portato d’urgenza al pronto soccorso di Careggi. Sotto choc il conducente del mezzo pesante, un italiano, che la polizia municipale ha indagato per lesioni personali stradali.
L’uomo, cinquantenne, è risultato positivo all’alcol test. Secondo gli accertamenti eseguiti dai vigili, il tasso alcolemico nel suo sangue al momento dell’incidente era molto basso — inferiore al valore di 0,50 grammi per litro consentito dalla legge per mettersi alla guida — ma non pari a zero, come previsto invece dalla legge per chi svolge un servizio pubblico. Nei mesi scorsi la stessa società Alia, per ribadire il contenuto della normativa, aveva diffuso tra i suoi dipendenti un ordine di servizio in cui si vieta tassativamente di bere alcolici durante l’orario di lavoro. L’esatta dinamica dell’incidente stradale è al vaglio degli agenti. I rilievi per ricostruire l’episodio sono andati avanti per ore. Quello che si sa per certo è il diciottenne, a bordo di una moto 125, stava percorrendo il viadotto in direzione di viale Gori, zona Peretola. Era sulla corsia di sorpasso, quando per cause da chiarire il mezzo pesante, che viaggiava inizialmente sulla corsia di destra, lo ha urtato fa- cendogli perdere l’equilibrio. Il giovane centauro avrebbe urtato prima contro il guard rail, per poi cadere a terra ed essere investito dal camion. La prognosi resta riservata. Le sue condizioni sarebbero gravissime. La chiusura del viadotto, rimasto off limits da Ponte a Greve a Peretola per circa tre ore, fino alle 16,30, ha mandato in tilt la viabilità. Il blocco ha provocato una pesantissima ripercussione a catena sulle principali arterie cittadine, dall’Isolotto all’Oltrarno, con code anche in autostrada e in Fi-Pi-Li per i veicoli diretti in città.
«Dopo un’ora fermo tra Novoli e piazza Dalmazia, ho parcheggiato nella stessa piazza e sono tornato a piedi. Abito vicino al liceo Dante», spiega Riccardo. «Sono in via Sighele da venti minuti — aggiunge Omero, sfogandosi su Facebook — Ho spento il motore dalla disperazione». Queste sono solo un paio delle decine di testimonianze sul drammatico pomeriggio di ieri, che ha visto la città completamente bloccata a partire dalle 13,20. Una paralisi del genere non si ricordava a memoria d’uomo, tanto che su Google Traffic, alle 19, la cartina di Firenze risultava un continuo reticolo rosso di strade paralizzate. Da viale Milton al sottopasso con viale Strozzi; dalla Fortezza a viale Belfiore; da Porta al Prato e viale Rosselli. Tutti fermi, senza via di scampo, fino a Scandicci, all’Osmannoro e agli imbocchi autostradali di Firenze Sud, Impruneta e Scandicci.