Via Venezia, l’asfalto dopo le pietre Per coprire le buche
«Pietre sì, pietre no». Dopo quasi dieci anni di discussione tra Comune e Soprintendenza, mercoledì inizieranno i lavori di risanamento delle strade dissestate attorno a via Venezia, comprese via Micheli, via Modena e via Cherubini. Tutte direttrici e marciapiedi in pietra, nell’area ottocentesca a ridosso dei viali, che da troppo tempo versano in condizioni disastrose, con gravi pericoli per auto, motorini e pedoni. Palazzo Vecchio, già da primi mesi di amministrazione Renzi, ingaggiò un braccio di ferro con la Soprintendenza, chiedendo di rifare la strada in asfalto, togliendo le pietre e utilizzando l’asfalto. Una soluzione che, oltre a costare un terzo rispetto al lastricato, avrebbe tagliato molto la durata dei cantieri. Ma la risposta fu un niet radicale. Così le buche sono diventati sempre più grosse, fino a quando, nei mesi scorsi, è stato trovato un accordo: strada in asfalto grigio, effetto pietra, e marciapiedi rifatti ancora in pietra. Così, da mercoledì, partiranno cinque mesi di cantieri, a tappe, finanziati con oltre 880mila euro. In dettaglio si inizia con il tratto di marciapiedi di via Micheli (tra via La Pira e via Cherubini); a seguire i lavori si sposteranno su vari tratti di marciapiedi delle vie limitrofe, ovvero via Cherubini, via Venezia e via Modena. E poi sarà la volta delle carreggiate. Per quanto riguarda i provvediment i di mobilità, nella prima fase sono previsti divieti di sosta a tratti. Successivamente, all’avvio dei lavori in carreggiata, si aggiungeranno i divieti di transito dei tratti interessati. È in programma anche la sostituzione di tratti della rete del gas. (Cla.B.)