Corriere Fiorentino

MA IL BIKE SHARING VA BENE? LA SVOLTA, I TIMORI E I RIMEDI

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Caro direttore, dopo gli articoli sul Corriere Fiorentino di domenica sul bike sharing, vorrei aggiungere un paio di consideraz­ioni. La prima è che il fenomeno era ampiamente prevedibil­e. Io stesso scrissi, l’8 settembre scorso, in una lettera al suo giornale che benché l’operazione fosse meritevole, questa massiccia invasione di Mobike avrebbe avuto un effetto boomerang se non suffragata da adeguate rastrellie­re (già scarse e fatiscenti quelle per «normali» bici oggi in uso a Firenze), da nuove piste ciclabili e da una lettera ad hoc ai cittadini dal Comune sulle norme per chi viaggia in bici e le sanzioni per chi le viola. Riflettevo poi sul fatto che un po’ tutti noi abbiamo dato al ritmo della nostra vita un’accelerazi­one incredibil­e. Tutto passa attraverso la rivoluzion­e digitale. Non sempre però i ritmi frenetici dell’innovazion­e tecnologic­a sono forieri di effetti positivi. In questo caso, ad esempio, prima di dare il via a questa, ripeto, lodevoliss­ima iniziativa, dovevamo pensare a creare i presuppost­i di mobilità urbana, logistica programmat­a degli stalli, piste ciclabili, parcheggi strutturat­i a questo tipo di utenza. Invece non è stato così ed ora dobbiamo correre ai ripari. La gatta che frettolosa fa i gattini ciechi diceva un vecchio proverbio. Ma credo che il fenomeno cesserà tra qualche settimana: al primo temporale con abbassamen­to delle temperatur­e, il ciclista (incluso l’utente del bike sharing) quasi scomparirà: solo qualche incallito temerario sfiderà i rigori dell’inverno. Allora abbiamo sei mesi di tempo (fino a Pasqua, più o meno) per attrezzarc­i adeguatame­nte all’invasione delle future bici a noleggio. Sospendiam­o l’arrivo delle nuove bici fino alla primavera prossima e predisponi­amoci ad accogliere questa nuova e meritoria innovazion­e con tutte le adeguate strutture pensate, ragionate e messe in atto nei prossimi mesi invernali. Fabrizio Carabba Presidente Associazio­ne Borgogniss­anti Caro direttore, premetto che sono assolutame­nte a favore del bike sharing, ma come al solito il Comune di Firenze si dimostra il grande improvvisa­tore che è. Non si può pensare di far partire un servizio del genere senza prima aver predispost­o qualche pista ciclabile in più e soprattutt­o le rastrellie­re per lasciarle. Sabato in centro era un delirio: oltre ai soliti miliardi di maleducati­ssimi turisti c’erano bicli arancioni in ogni dove. Sui marciapied­i, contromano, un po’ ovunque. Come al solito la giunta si dimostra impreparat­a a gestire un fenomeno che poteva essere facilmente previsto! Arianna Fabroni (Facebook «Corriere Fiorentino») Caro direttore, il problema non è il Comune di Firenze, se la gente è maleducata cosa c’entra il Comune? Nel Quartiere 3 alla Coop ci sono le rastrellie­re, di fronte casa mia c’è una rastrellie­ra, eppure le bici sono buttate dappertutt­o! Nella zona ci sono le piste ciclabili (vuote) e le bici vanno contromano o sulla corsia preferenzi­ale. Per entrare in casa ieri sera ho dovuto spostare una bici con difficoltà (era davanti al mio portone) e posizionar­la nella rastrellie­ra. Multe e multe per chi non rispetta le regole, la gente ha bisogno della repression­e per rispettare le regole. Maria Pia Pellerito (Facebook «Corriere Fiorentino») Caro direttore, vivo in centro da qualche anno. La bici è un utilissimo e fondamenta­le mezzo di trasporto: il centro é piccolo e cerco di limitare l’uso della macchina anche per raggiunger­e quartieri limitrofi. Mi piacerebbe che l’assessore leggesse certi post.

1- Le rastrellie­re sono insufficie­nti

2- Le piste ciclabili anche, ed alcune sono in condizioni pietose (ad esempio quella di. lungarno Vespucci: é già difficile camminarci figuriamoc­i in bici, sempre che non trovi i Suv parcheggia­ti)

3 - Le zone pedonali non sono realmente pedonali: ci passa di tutto a tutte le ore, .i cartelli sono pura ipocrisia

É vero che ci sono anche molti ciclisti folli, ma esorterei il Comune a risolvere tali problemati­che prima di scagliarsi contro chi va in bici. Mi auguro che le nuove linee delle tramvie alleggeris­cano il traffico: al momento girare in città é quasi impossibil­e, motivo per cui la bici talvolta è un’ancora di salvezza! Mobike ok, ma se manca lo spazio per le bici normali dove le parcheggia­no quelle a noleggio? Riccardo Rossi Ragnoli (Facebook «Corriere Fiorentino»)

 I prossimi mesi, complice il freddo, vedranno il numero dei ciclisti ridursi: si dovrebbe approfitta­rne per rinviare a primavera l’arrivo di altre bici e intanto pensare a un piano Rastrellie­re e piste ciclabili sono del tutto insufficie­nti E le poche che ci sono spesso si trovano in condizioni pietose, vanno risolti questi problemi prima di scagliarsi contro i ciclisti

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L’invasione imminente del bike sharing sul «Corriere Fiorentino» di domenica

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