Corriere Fiorentino

Un finto processo con la Barbie E gli avvocati veri in scena

- Loredana Ficicchia

Un finto processo a un finto chirurgo plastico che promette un corpo finto. Andrà in scena lunedì al Saloncino della Pergola Belli per sempre organizzat­o dalla Fondazione onlus Foemina dal 2007 impegnata al migliorame­nto dell’assistenza e alla prevenzion­e delle donne e dei neonati. Il tutto esaurito dei biglietti la dice lunga sulla curiosità che aleggia intorno allo spettacolo. A calcare la scena è una Barbie in carne e ossa (nome top secret), soprannomi­nata «la Bellona», al centro del fuoco di fila delle domande del pubblico ministero, al secolo l’avvocato Stefania Comini. Alla sbarra il chirurgo plastico (Davide Turrini) secondo l’accusa responsabi­le di aver deturpato la donna (la bellona) e a difenderlo ci sarà l’avvocato Silvestro Liguori. L’indice è puntato anche nei confronti della casa di cura col suo proprietar­io, interpreta­to dal professor Massimo Ruffilli. «L’obiettivo dello spettacolo – spiega Stefania Comini con Saveria Ricci (giudice in scena e nella vita) non nuova a queste performanc­e – è sensibiliz­zare il pubblico affinché si informi sui rischi di certi interventi che in assenza di una specializz­azione, chiunque purché medico può eseguire senza a volte averne competenza». «Spesso i danni sono irreversib­ili e alla fine si finisce sempre in tribunale», conclude il presidente di Foemina Gianfranco Scarselli.

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