Taglia da 24 mila euro su chi ha impiccato i lupi
Radicofani, appello animalista dopo il macabro gesto
Una taglia di 24 mila euro sarà elargita a chi aiuterà a individuare, e far condannare in via definitiva, i responsabili dell’uccisione e dell’impiccagione di due lupi, avvenuta venerdì mattina a Radicofani, in provincia di Siena. La cospicua somma è stata promessa dall’Aida, l’Associazione italiana a difesa animali e ambiente, che ha predisposto un numero di telefono specifico per le eventuali segnalazioni. Il presidente dell’associazione, Lorenzo Croce, ha perfino scritto al sindaco di Fay aux Loges, paese francese gemellato con quello di Ghino di Tacco, chiedendogli la sospensione del gemellaggio «fino a quando non saranno trovati i responsabili».
Lo sgomento per il gesto in breve ha travalicato i confini comunali e la fotografia, che mostra i due canidi macabramente uccisi e appesi al cartello stradale, è stata condivisa centinaia di volte attraverso i social. Il fatto ha così raggiunto i banchi del Parlamento, dove la senatrice Alessia Petraglia, di Sinistra Italiana, ha diramato una nota in cui si chiede «a chi è rivolto il messaggio lanciato con l’impiccagione di due esemplari di lupo?», e arriva a definirlo «un messaggio di stampo mafioso, violento e vigliacco»; nella stessa nota Petraglia ricorda le leggi che riconoscono il lupo come specie «il cui stato di conservazione è di interesse nazionale e internazionale, sotto un regime di protezione rigoroso».
Legambiente lo definisce «un gesto vigliacco» e il Wwf sta valutando se costituirsi parte civile contro chi ha compiuto «questo orribile gesto contro la natura».
Radicofani è un paese storicamente vocato alla pastorizia, e molti lavoratori del settore periodicamente si trovano a fare i conti con i predatori, che spesso straziano le greggi. In paese non c’è troppa voglia di parlare; si lascia però intendere che si è trattato di un atto dimostrativo per attirare l’interesse delle istituzioni.