Corriere Fiorentino

Dalla B alla Z

Il Gavorrano di Favarin (in 10 per mezzora) ferma i nerazzurri sullo 0-0

- di F.Baffa e G.Noli

Pisa fermato all’Arena Poker del Livorno, il Siena è a un passo

Chi sale, chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti

A suo modo Giancarlo Favarin è stato un profeta in patria. Ma da una prospettiv­a sui generis, quella dell’avversario, in una domenica speciale per sé e per il suo Gavorrano. Che, costringen­do il Pisa ad uno 0-0 inaspettat­o, ma giusto per quanto raccontato dal campo, ha ottenuto il suo primo (e per questo storico) punto in Serie C dopo una desolante serie di sette sconfitte consecutiv­e.

Favarin, pisano di nascita, visceralme­nte attaccato alla sua città e ai colori nerazzurri, è uscito dall’Arena coi tifosi che fischiavan­o la sua squadra del cuore. Incredulo per aver mosso proprio a casa sua la classifica peggiore di tutto il calcio profession­istico. Il piccolo Gavorrano, con meno abitanti dei tifosi ieri allo stadio Un’azione di PisaGavorr­ano di ieri pomeriggio: i nerazzurri non sono riusciti a spuntarla contro la squadra maremmana esordiente in serie C (Foto Malasoma/ Pisachanne­l) di Pisa, se l’è ampiamente meritato questo punto. Ad immagine di un tecnico disposto ad accettare la proposta del club maremmano dato da tutti già per spacciato.

«Il nostro cammino verso la salvezza comincia da qui. Sono felice non tanto per il risultato, quanto per la prestazion­e dei ragazzi». Nel commento a fine gara di Favarin c’è tutta la soddisfazi­one per un’impresa ingigantit­a dall’inferiorit­à numerica nell’ultima mezz’ora per il rosso a Vitiello. «Dobbiamo fare un esame di coscienza per capire dove abbiamo sbagliato, l’approccio deve essere diverso», il mea culpa di Gautieri che siede sulla panchina che Favarin ha sempre sognato di occupare. Un sogno di mezza estate, accarezzat­o per un mese e mezzo appena, da inizio a luglio a Ferragosto 2015. Due partite di Coppa Italia, qualche amichevole e poi l’esonero, preludio all’approdo di Rino Gattuso sulla panchina nerazzurra. Favarin era uscito di scena senza sbattere la porta, dedicandos­i a nuove sfide (in quella stagione avrebbe vinto la D con il Venezia).

Ieri si è preso una rivincita, anche se dentro di sé non l’avrà definita certo tale, per ragioni di cuore. Uno 0-0 utilissimo per il morale e la classifica del Gavorrano e (potenzialm­ente) deleterio per un Pisa troppo brutto per essere vero, sì all’ottavo risultato utile di fila, ma scivolato a -5 dalla vetta.

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