L’ORO DI AREZZO BRILLA ANCORA: L’EXPORT A +5%
Buone notizie per il distretto orafo aretino alla vigilia di Gold Italy, che si aprirà nella città toscana il 21 ottobre accogliendo oltre 300 brand italiani dell’oreficeria, della gioielleria e del fashion jewel: l’export aretino nella prima parte del 2017 (dati Istat) è cresciuto complessivamente del 5,1%. «Ad un mercato, quello degli Emirati Arabi Uniti che ormai sta contando sempre meno nell’economia aretina, ma che avrebbe una potenzialità di circa un miliardo di euro, si stanno sostituendo mercati molto dinamici come Hong Kong, Turchia, Stati Uniti, Germania e Spagna», dice Ubi-Banca Tirrenica che ha un proprio osservatorio sul comparto e che sarà sponsor della fiera. «Da circa due anni questi mercati crescono a doppia cifra e hanno contribuito a tenere vivo un tessuto di circa 1.200 piccole e medie aziende orafe».
Le «piccole» società quotate in Borsa sul segmento Aim, per la prima volta sfileranno insieme alle sorelle maggiori alla Star Conference di Londra. Si tratta di piccole aziende accuratamente selezionate che avranno, tra l’altro, anche l’opportunità di partecipare a mille incontri «one to one» con 150 investitori che rappresentano 111 case di investimento (89% estere e 11% italiane) nella capitale finanziaria d’Europa. Dalla Toscana sono state selezionate da Borsa Italiana per la partecipazione B&C Speakers, Centrale del latte d’Italia (Mukki+Tapporosso Torino), Dada, El.En, tutte appartenenti al segmento Star: dovranno fare da «maestre» alle Pmi eccellenti per farle crescere ed allineare alle migliori pratiche, tipiche delle grandi aziende.