Corriere Fiorentino

I 10 ANNI DI «MARINA» E LA SVOLTA VIRTUALE

- Laura Antonini

La prima collezione di capi Marina Militare Sportswear, il marchio in licenza alla fiorentina Iccab della famiglia Panerai, è stata presentata 10 anni fa sul cassero della nave scuola Amerigo Vespucci. Lo storico veliero al suo rientro a Livorno dopo cinque mesi di navigazion­e tra Atlantico, Canada e New York è tornata ad ospitare il 26 settembre scorso l’azienda con sede ad Osmannoro che nell’ultimo anno ha registrato una crescita a doppia cifra passando dai 26 milioni di euro del 2016 ai 37 milioni previsti per la fine del 2017. Al timone della Icabb i fratelli Panerai, Saverio che ricopre il ruolo di presidente e Ad e Carlo, vicepresid­ente. Sono loro i nipoti di Carlo Bacci, che negli anni Venti realizzava cappelli, ad aver traghettat­o nel 2017 l’azienda. Dopo aver lanciato negli anni Ottanta i brand di proprietà J.D. Farrow, storico sponsor della Fiorentina, e Wilker col suo stile top gun, la Icabb che oggi vanta 300 dipendenti dal 2006 ha ottenuto un accordo con la Marina Militare per l’utilizzo commercial­e in esclusiva dei suoi emblemi, stemmi e immagini. Una rete di 50 monomarca e 50 punti vendita in negozi multi-brand e una novità: «Entro fine mese – spiega Carlo Panerai – apriremo il nostro primo virtual store Marina Militare». L’apripista all’aereoporto di Torino Caselle: «Trasformia­mo — spiega Alessia Panerai, sua nipote e responsabi­le Marketing — il negozio in una vetrina virtuale interattiv­a dove i capi di abbigliame­nto prendono vita. Con la tecnologia Magic fit, i clienti una volta provato un modello, possono fotografar­si in camerino e visualizza­re l’immagine su maxischerm­o, paragonare diversi look, pubblicarl­i e condivider­li sui social».

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Il rendering del primo virtual store di Marina Militare all’aeroporto torinese di Caselle

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