Il sindaco Masetti dichiara guerra allo sballo facile dentro i locali
Da stasera scattano i divieti dalle 23 alle 6: «Dobbiamo anche arginare tutti gli incentivi allo sballo facile»
Una città che si sveglia, ancora, con la polizia scientifica nel parco dell’Ambrogiana, alla ricerca di elementi che possano aiutare nelle indagini. Ma Montelupo, a tre giorni dal ritrovamento della diciassettenne massacrata di botte a pochi passi dall’ex Opg, è anche una città che si sta dividendo tra polemiche, ipotesi e illazioni di ogni tipo. Una città che non ci sta, a diventare il simbolo di una periferia degradata, allo sbando. Una sorta di Bronx, nel cuore della Toscana.
E così ieri mattina, di buon ora (alle 8.30), si è svolta una lunga giunta straordinaria, in cui il sindaco, Paolo Masetti, ha voluto mettere nero su bianco l’ordinanza sulla vendita degli alcolici nei locali della città. Limitazioni pesanti per gli esercizi pubblici, che andranno a colpire, a partire già da oggi, non solo i locali della notte, ma anche pizzerie e bar. Un primo divieto infatti è concentrato sulla movida: non si potranno consumare «bevande alcoliche e superalcoliche di qualsiasi gradazione, dalle 23 alle 6, tutti i giorni della settimana, nelle aree, negli spazi, nelle vie e nelle piazze pubbliche, nonché nelle aree private soggette a passaggio pubblico». Questo farà sì che, tutti quei locali che hanno uno spazio esterno che affaccia direttamente sulla strada, da stasera alle 23, dovranno obbligare i clienti a consumare le bevande alcoliche solo all’interno. E dalle 21 alle 3, dovranno avere anche bicchieri di plastica a portata di mano.
Il secondo provvedimento, infatti, vieta sempre la «somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche di qualsiasi gradazione» ma dalle 21 alle 3, e soprattutto, vieta i «contenitori di vetro o lattine, salvo che il consumo non avvenga all’interno dei locali». Ed è qui che la città si spacca. C’è chi invocava un provvedimento del genere da tempo, e chi, invece, pensa che tutto questo avrà serie ripercussioni sui locali, rischiando di farli chiudere. Ma Masetti non ha intenzione di cedere: «Negli anni — dice — abbiamo avuto non pochi problemi con i locali notturni a causa di politiche scellerate attuate dai gestori. Una per tutte le riduzione del prezzo a scalare sul numero di bevute. Per cui più uno beve, meno paga. Ciò inevitabilmente costituisce un incentivo allo sballo anche per i giovanissimi, nonostante ciò sia espressamente vietato. Stiamo valutando se sia possibile intervenire per arginare questo fenomeno cercando di capire quali strumenti abbiamo a disposizione».
Il sindaco si riferisce soprattutto alle promozioni attuate da anni in alcuni locali, come la discoteca in cui la giovane era stata la sera dell’aggressione. Con 19 euro, si possono prendere 4 bevute: la prima costa 8 euro, la seconda 6, poi 4 e infine, l’ultima, a un euro. Mentre altri locali, per attirare i clienti, vendono i cossidetti «shottini» a un euro. Nella nota dell’amministrazione, viene ripercorsa la storia di diversi locali di Montelupo, che hanno più volte sospeso le attività per alcuni periodi, perché accusati di aver venduto alcol ai minori, oppure per rissa, o per rinvenimento di droga.
Ma ciò che preoccupa il sindaco, sono anche i comportamenti scorretti dei ragazzi: «Se emergesse che quanto è accaduto è ascrivibile a dinamiche interne a gruppi di adolescenti — ha dichiarato— si rende necessario ripensare e potenziare gli interventi nel settore delle politiche giovanili con progetti di lungo periodo e che riguardino un’area più vasta del solo comune di Montelupo».
Oltre le bevute «Ma bisogna ripensare e potenziare anche le politiche giovanili in tutta la nostra area»