Corriere Fiorentino

Spazio Uno, l’appello prima del film «Aiutateci: qui ci mandano via»

Il gestore al pubblico: Enel vuole vendere l’immobile, coinvolget­e il sindaco

- Loredana Ficicchia Edoardo Semmola

Ultimatum per il cinema Spazio Uno: «Entro il 31 dicembre chiudere il bandone, l’edificio è in vendita». Lo ha fatto sapere la proprietà dell’immobile di via del Sole, l’Enel, al gestore Giuseppe Giuliattin­i. Che subito si è attivato per un appello al sindaco Dario Nardella: «Cari spettatori di Spazio Uno — ha annunciato domenica sera in sala prima della proiezione di Dunkirk di Christophe­r Nolan — vi preghiamo di aiutarci per scongiurar­e la chiusura della storica sala. Non chiediamo soldi ma una semplice mail per sensibiliz­zare il sindaco Dario Nardella affinché l’edificio che ospita la sala non venga destinata ad edilizia residenzia­le e magari a b&b».

Giuliattin­i ci prova. Anzi ci ri-prova. «Perché due anni fa eravamo nelle stesse condizioni — dice — e Nardella ci aiutò, facendo da intermedia­rio, ad ottenere una proroga». Il gestore è moderatame­nte ottimista perché nel frattempo Nardella ha fatto sapere che si impegnerà a studiare la situazione ma soprattutt­o perché «l’edificio è in vendita ma è vincolato a uso cinema al 60% della superficie — prosegue — ed essendo molto piccolo non ha senso farne un cinema al 60%». Più che un cinema diventereb­be un salotto. «Quindi non si vende» sentenzia Giuliattin­i. «Sono due anni che Enel prova a vendere ma non trova offerte. Noi ne abbiamo trovata una ma è più bassa di quello che Enel chiede». La richiesta è infatti «di 1,8-2 milioni». Quella portata dal gestore «arriva a 1,2 milioni». Si tratta «di un investitor­e interessat­o a fare solo cinema mentre gli altri vogliono fare appartamen­ti, cosa che è impossibil­e per il vincolo». Enel «vuole che liberiamo l’edificio entro l’anno».

Nata negli anni Sessanta come cineclub del dopolavoro Enel, lo Spazio Uno si è ritagliato una sua fetta di spettatori alternando prime visioni a seconde e a film in lingua, con l’aggiunga nei giorni feriali di vecchie pellicole di successo, col biglietto ridotto a 3,50 euro. Grazie a questo mix di titoli, orari e prezzi, nel grande mare dei cinema in crisi, è tra i pochi che va bene. Nel senso che «aumentiamo spettatori e incassi del 40% da un anno all’altro, siamo passati dai 28 mila del 2015 a 38 mila nel 2016. Con un bilancio in attivo di circa 40 mila euro pur avendo finanziato di tasca nostra un sacco di lavori di ristruttur­azione».

Nel frattempo cercano acquirenti per accontenta­re la proprietà. Per questo «chiediamo aiuto al sindaco a convincere Enel a darci una proroga di altri 6 mesi, siamo convinti che in 6 mesi arriveremo ad avere un’offerta congrua».

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