Tecnologia: Prato città pilota per la rete ultraveloce
Sperimentazione con oltre 800 antenne per il «5G». Progetti targati Wind Tre e Open Fiber
Come funziona Droni per le forze dell’ordine e auto che segnalano il traffico in tempo reale; con i sensori installati in casa, le cure a distanza diventano realtà
I primi a sperimentare le frontiere del 5G saranno alcune decine di anziani pazienti pratesi. Nelle loro case l’Asl Toscana Centro installerà apparecchi per connetterli con l’ospedale: telecamere, sensori ambientali che rilevano l’apertura e la chiusura delle porte in tempo reale, macchinari per i parametri fisici. Così le cure a distanza diventano una realtà.
Comincia dalla medicina la sperimentazione per l’applicazione della rete innovativa in città, un protocollo voluto dal ministero per lo Sviluppo economico che prevede di sfruttare l’ultima frontiera della Rete coinvolgendo aziende ed enti di Prato. «Vedremo qui quello
Il sindaco Vedremo qui ciò che abbiamo visto solo al cinema: è il futuro
che finora si è visto solo al cinema», ha detto il sindaco Matteo Biffoni introducendo i vincitori del bando pubblicato dal governo, Wind Tre e Open Fiber. Le multinazionali hanno illustrato i loro progetti — già in fase di sviluppo, operativi dai prossimi mesi — al Museo del Tessuto, di fronte a imprenditori e istituzioni provenienti da ogni parte del Paese. Più di 800 piccole antenne — dieci volte tante quante ve ne sono ora per la tecnologia 4G — saranno installate in città da qui al 2020 per far funzionare «l’internet delle cose» a sistema. Avverrà tramite una tecnologia che non ha latenza: non c’è spazio di tempo fra la richiesta di un dispositivo e la risposta di un altro, le macchine (telefoni, sensori, computer) si parlano. Gli ambiti di applicazione sono l’industria, la sicurezza informatica, la mobilità intelligente, la video-sorveglianza, la realtà aumentata per i musei della città. Ci saranno presto vetture che viaggiano lungo le strade di Prato e forniscono dati su traffico per incidenti e complicazioni in tempo reale, droni e telecamere per interventi diretti degli enti e delle forze dell’ordine. Un gruppo di imprese di Confindustria farà posizionare sensori ai macchinari per ottimizzare l’energia e aggiustare guasti in autonomia. Un ampio ecosistema, aperto a università, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni: servizi innovativi che abiliteranno lo sviluppo di nuovi modelli di business. «Questa tecnologia non è solo una tacca in più sul telefono, ma un cambio di passo nelle nostre vite: sono orgoglioso che qui possiamo sperimentare il futuro», ha detto Biffoni.