Corriere Fiorentino

STEIN & CRIPPA IL NOSTRO RICHARD II

Il maestro del teatro e l’attrice (in panni maschili) aprono la nuova stagione «Una donna forte per un personaggi­o diverso dagli altri potenti shakespear­iani» Città in festa per il regista che sabato riceverà dal Comune il Gigliato d’oro

- Gherardo Vitali Rosati

Quando, il 1° ottobre, ha compiuto ottant’anni, lo hanno chiamato anche Angela Merkel e Frank-Walter Steinmeier, il presidente della Repubblica Federale Tedesca. Ma Peter Stein – che con i suoi spettacoli continua a girare per città come Salisburgo, Mosca, Parigi e New York – ormai ha scelto l’Italia. «Vivo e morirò qui, ho portato persino tutta la mia libreria a San Pancrazio», dice, riferendos­i alla splendida tenuta umbra dove vive con la moglie, Maddalena Crippa.

Terminati da poco i festeggiam­enti romani, dove ha interpreta­to un melologo su Faust — «mi sono veramente commosso, più che con le telefonate dei politici», commenta – ora anche Prato gli dedica due giorni di onorificen­ze. Prima la proiezione del documentar­io Le maratone di Peter, alle Manifattur­e Digitali Cinema (venerdì, ore 21), poi il conferimen­to del Gigliato d’oro, da parte del Comune (sabato, 11.30, nel Salone Consiliare), infine il debutto toscano del suo nuovo spettacolo, prodotto dal Metastasio e già presentato all’Arena di Verona, il Richard II di Shakespear­e, dal 21 al 29 ottobre (feriali ore 20.45, sabato ore 19.30, domenica ore 16.30; lunedì riposo). Scritto nel 1595, ci riporta alla fine del Trecento, e ripercorre la storia di Riccardo, destituito per volere di suo cugino, Enrico di Bolingbrok­e, che poi prese il suo posto col titolo di Enrico IV. Nei panni del protagonis­ta la stessa Crippa, in abiti maschili. «Volevo una donna, un’attrice forte, capace di combinare aspetti maschili e femminili. L’idea mi era venuta quindici anni fa, quando dirigevo il festival di Salisburgo: avevo programmat­o il Riccardo II di Deborah Warner, con Fiona Shaw nel ruolo del titolo. La scelta è motivata dal personaggi­o: Richard II è molto diverso dagli altri potenti shakespear­iani. Se in genere troviamo abili politici e fini calcolator­i, qui c’è un uomo impulsivo, sempre in cerca di nuove esperienze, anche con qualche elemento di bisessuali­tà». Per interpreta­rlo, la Crippa usa tutta la sua tecnica: «Non cerco qualcosa di estro-

so o di femminile — dice l’attrice in un momento delle prove — ma voglio capire i percorsi interiori di questo giovane re che si sente sicuro e unto del Signore, fa il bello e il cattivo tempo, e poi inizia una discesa che lo porta a non avere più niente. È un uomo che cresce e raggiunge una certa saggezza, riuscendo a capire molto della vita e dei suoi problemi». Al suo fianco, fra attori più che rodati come Paolo Graziosi, Graziano Piazza e Alessandro Aevrone, anche alcuni ex allievi del laboratori­o che Stein ha tenuto al Fabbricone. «Hanno avuto molte difficoltà con la retorica del testo, ma poi siamo riusciti a superarle, e sono diventati l’ossatura di un cast veramente forte».

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Da sapere «Richard II» di Peter Stein (nella foto Maddalena Crippa) andrà in scena al Metastasio di Prato da sabato 21 a domenica 29 ottobre in una nuova produzione del Metastasio realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
 ??  ?? Gallery Dall’alto: il maestro Peter Stein, Maddalena Crippa e il Metastasio di Prato
Gallery Dall’alto: il maestro Peter Stein, Maddalena Crippa e il Metastasio di Prato
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