Corriere Fiorentino

FUORI DAL TEATRO IL PULMINO DEGLI ATTORI

I giovani della scuola Orazio Costa protagonis­ti di un progetto nelle piazze Arriverann­o con un furgone e poi reciterann­o vari brani, da Pratolini a Collodi Il via alle Caldine. Poi tappa a Scandicci, Figline, Campi Bisenzio e Certaldo

- Ivana Zuliani

Un vecchio pulmino Fiat 900T arriva in paese e parcheggia in piazza: dal furgoncino scende un’insolita compagnia di attori, che in strada, senza scenografi­e, con qualche costume e pochi oggetti, mette in scena lo spettacolo coinvolgen­do i passanti che diventano spettatori improvvisa­ti. Il teatro viaggiante bussa alle porte dei cittadini, per il progetto della Fondazione Teatro della Toscana «Nelle contrade vaga la poesia»: oggi, domani, il 24 e il 25 ottobre gli attori diplomati della Scuola Orazio Costa daranno vita a storie di Vasco Pratolini e di Collodi, in vari luoghi di Scandicci, Caldine, Matassino, Campi Bisenzio e Certaldo.

Il nome del progetto si ispira a uno dei Sessanta racconti di Dino Buzzati, Inviti superflui: qui lo scrittore rinovella un amore che si scoprirà poi essere perduto, disegnando sensazioni legate a stagioni, luoghi, momenti della giornata. Ecco, dunque, che in primavera la domenica vorrebbe passeggiar­e in periferia, perché «in tali contrade sorgono spesso pensieri malinconic­i e grandi; e in date ore vaga la poesia, congiungen­do i cuori di quelli che si vogliono bene». «Proviamo a ripercorre­re quello che i nostri antenati facevano con la commedia dell’arte, portando il teatro nelle piazze e a cercarci il Da sapere Al via il progetto metropolit­ano della Fondazione Teatro della Toscana dal titolo «Nelle contrade vaga la poesia» in programma oggi, domani, il 24 e il 25 ottobre, al mattino e il pomeriggio alle Caldine, Scandicci, Matassino, Campi Bisenzio e Certaldo Il titolo del progetto è ispirato al diciassett­esimo dei «Sessanta racconti» di Dino Buzzati, «Inviti superflui» pubblico, portando uno spaccato teatrale in tutti quei luoghi nei dintorni di Firenze, in cui “vaga la poesia” come dice Buzzati», spiega Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana. La scelta è caduta su Collodi e Pratolini, due «grandi autori della nostra terra, che da tempo stiamo cercando di diffondere, dandogli anche quell’aspetto di teatralità che entrambi hanno». Il vecchio pulmino dell’ortolano diventa così un teatro itinerante con a bordo gli attori, coordinati dal responsabi­le della formazione Pier Paolo Pacini, e divisi in due équipe: una metterà in scena brani de Il quartiere e de Le ragazze di San Frediano di Pratolini, con l’allestimen­to curato da Alessio Martinoli; l’altra si concentrer­à su otto storie di vita della Toscanina raccontata da Collodi e messa in scena da Simone Fa-

loppa. Il «furgone dei comici» arriverà oggi dalle 16.30 alle Caldine (Fiesole), in piazza dei Mezzadri, domani dopo le 11 sarà a Scandicci in piazza della Resistenza, e dopo le 16 agli impianti sportivi di Matassino (Figline/Incisa). Il 24 ottobre sbarcherà in Piazza Aldo Moro a Campi Bisenzio dopo le 16, il 25 ottobre, dopo le 11, sarà a Certaldo, nella zona del mercato. E per il futuro sono in programma anche Signa e Bagno a Ripoli. La rassegna proseguirà a dicembre: questa volta sarà il Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards di Pontedera a girare i quartieri di Firenze. «Sperimenti­amo un passo in più per fare un teatro fuori dalle righe e alla portata di tutti», conclude Giorgetti.

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 ??  ?? Gallery Dall’alto: il gruppo degli attori che reciterà Collodi; piazza della Resistenza a Scandicci, una delle tappe del progetto (dove si possono ammirare le sculture di Paolo Staccioli) e alcuni attori del gruppo Pratolini
Gallery Dall’alto: il gruppo degli attori che reciterà Collodi; piazza della Resistenza a Scandicci, una delle tappe del progetto (dove si possono ammirare le sculture di Paolo Staccioli) e alcuni attori del gruppo Pratolini
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