Pusher e rifiuti nell’ex deposito dei tram
Via De André, l’area occupata da mesi. Su quel terreno la comunità islamica voleva farci la moschea
chiama lungarno De André, ma della poesia del cantautore genovese non c’è traccia. Due settimane fa, tanto per fare un esempio, un 24enne tunisino è stato accoltellato proprio in questa buia strada a pochi passi dall’Obihall. Scene già viste, purtroppo. La causa? Un «palazzo della droga» simile a quello di via Pistoiese. O meglio: un vecchio e bellissimo deposito tramviario, abbandonato ormai da anni e ridotto a discarica di sporcizia e bottigliette di plastica vuote usate per fumare crack.
«È un peccato — spiega Paolo Maddalena del comitato “Bellariva & Rovezzano: Stop Degrado” — Si tratta di architettura industriale risalente al 1890, un edificio costruito in mattoni con finiture di ghisa che adesso è completamente occupato da pusher extracomunitari». La storia di questo gigantesco stabile, nel XIX secolo generatore elettrico per la rete tramviaria, è lunga e travagliata. Ex proprietà del Comune, fino a circa dieci fa lo stesso deposito non versava nelle attuali condizioni, esSi sendo gestito — seppur in piccolissima parte — da un’attività di carrozzeria. Poi sono cominciati i problemi, tant’è che ormai sono gli stessi occupanti abusivi ad aprire e chiudere il cancello a proprio piacimento, avendo sostituito i lucchetti dell’ingresso principale con i loro. Il peggio, però, è all’interno dell’area, dove la situazione è disastrosa. Nei locali ci sono valanghe di rifiuti: scarpe abbandonate, materassi lerci, lattine di birre, sacchi di plastica, avanzi di cibo. Il tutto alla faccia del cartello: «attenzione fabbricato pericolante».
«L’ex deposito — dichiara il presidente di Q2 Michele Pierguidi — è stato messo all’asta un paio di anni fa, attirando anche l’interesse della comunità musulmana fiorentina per la nuova moschea. Alla fine, però, è stata BiAuto ad aggiudicarsi la struttura. Adesso siamo in attesa che lo spazio in questione risorga come importante area commerciale per la zona. Spaccio e degrado? In realtà essendo l’edificio di proprietà privata, una denuncia degli acquirenti ci aiuterebbe a poter agire, ma in ogni caso provvederemo ad inviare subito l’antidegrado per valutare la situazione».
Come padroni Ai cancelli gli spacciatori hanno perfino messo i loro lucchetti