La falegnameria chiude dopo 90 anni Presidio degli operai in via Sestese
Via Sestese, falegnameria «Fabbrani». Travi ed assi di legno sono ancora nei capannoni, in attesa di lavorazione, quando alle 9.30 di ieri l’ufficiale giudiziario mette i sigilli all’attività. È così che dopo più di novant’anni di storia un altro pezzo dell’artigianato fiorentino sparisce. Tutto nasce e muore in famiglia: dopo la fondazione ad opera di Roberto Fabbrani, i discendenti ereditano infatti l’impresa. La signora Daniela Fabbrani, tuttavia, viene a mancare una decina di anni fa ed il marito Fabrizio Santurro, diventato amministratore unico, si «disimpegna» progressivamente dalla conduzione della falegnameria: prima viene ceduta la precedente sede di viale Cadorna e poi data in gestione l’attuale fabbrica di via Sestese. Nell’ultimo anno, però, lo stesso Fabbrani non riesce più a pagare l’affitto, fatto di cui gli operai non erano a conoscenza: arriva dunque un’ingiunzione di sfratto e la chiusura della ditta. Ma gli operai non ci stanno: «Oggi siamo qui per salvare dieci posti di lavoro — spiega Enrico Talenti di Fillea Cgil — Abbiamo chiesto all’unità di crisi metropolitana di convocare le parti interessate: va trovata una soluzione per riprendere un’attività che aveva ancora molto lavoro». Intanto, lo «spettro» di un centro commerciale al posto della falegnameria avanza.