Parte «A Jazz Supreme» con il Trio 70’s di Petrella
John Coltrane definì il suo A Love Supreme come «linguaggio musicale che parlando all’anima descrive il divino trascendendo dalle parole». Cinquant’anni esatti dopo il Musicus Concentus attualizza quel concetto, e il titolo di quel disco capolavoro, con «A Jazz Supreme», prima edizione della nuova rassegna dedicata al jazz e pensata insieme al pianista Simone Graziano in collaborazione con Siena Jazz. «Cercando di parlare alla passione delle persone, risvegliando la curiosità e l’istinto del pubblico — spiega Fernando Fanutti presidente del Musicus — con combinazioni inedite, incontri rari, nuovi progetti, l’affermazione di nuove generazioni di artisti». Sei appuntamenti nella Sala Vanni di piazza del Carmine a partire da stasera (ore 21.30) con il Trio 70’s del trombonista Gianluca Petrella con Michele Papadia alle tastiere e Stefano Tamborrino alla batteria. Un progetto tutto dedicato alla tradizione black americana con l’aggiunta di una voce di culto come quella di John De Leo ex Quintorigo, non un semplice cantante jazz ma una voce-strumento che si muove sullo stesso piano degli altri strumenti. Lo sguardo è anche alle sonorità contemporanee del jazz come il caso di venerdì 27 con The Claudia Quintet, formazione newyorchese pensata dal maestro John Hollenbeck. Seguono gli Petrella, Papadia e Tamborrino olandesi Reinier Baas e Ben Van Gelder (3 novembre), duo chitarra e sassofono che presenta il quarto album «Reinier Baas vs. Princess Discombobulatrix». Solo nomi forti in questa rassegna: venerdì 10 novembre arrivano due mostri sacri internazionali come Rob Mazurek e Jeff Parker, seguiti la settimana dopo dal progetto tutto italiano «Big Mountain, Small Path» del Francesco Ponticelli 6tet. Infine, l’ensemble Human Feel del batterista e band leader Jim Black, venerdì 24.