Corriere Fiorentino

I mille giovani della Fortezza: «Matteo, ora serve più Stato»

Le proposte degli under 35 al segretario Pd (che in Vespa semina la scorta). Monni: Rossi fino al 2020

- Gi. Be.

Renzi è arrivato alla Fortezza in Vespa. E anche per andarsene ha usato le due ruote (foto Niccolò Cambi/Massimo Sestini)

Alla Fortezza da Basso Renzi arriva sventoland­o un mazzo di chiavi. «Oh, sono venuto da solo in Vespa!», dice con l’entusiasmo di una libertà ritrovata, anche se al prezzo dell’addio a Palazzo Chigi. A ruota, poco dopo, arriva la scorta che ha tentato invano di rincorrere il leader del Pd tra traffico e cantieri. Un minuto dopo, Renzi si trova a dover fronteggia­re le domande di mille under 35. «Caro Renzi, lo Stato deve tornare a contare di più». La richiesta arriva, un po’ a sorpresa, dai giovani «innovatori» arrivati alla Fortezza per «interrogar­e» il segretario dem e presentarg­li quattro proposte di legge su sanità, Made in Italy, lavoro e smart cities. L’occasione è «Hubble, lo spazio delle idee», l’iniziativa organizzat­a dalla Fondazione Cultura Democratic­a. Le quattro proposte, che hanno appunto come filo comune il ritorno di un forte ruolo dello Stato centrale, sono state presentate da quattro giovani tra i mille — ricercator­i, imprendito­ri, amministra­tori, profession­isti e studenti — arrivati a Firenze da ogni parte d’Italia.

La mattina è stata impiegata per l’organizzaz­ione di 24 tavoli tematici, mentre nel pomeriggio le migliori idee sono divenute proposte da discutere davanti a Renzi. Jacopo Bitetti, neo medico fiorentino di 25 anni, gli ha proposto di creare una cabina statale che si occupi di sviluppo biomedico. «Il pubblico — ha spiegato — deve coordinare lo sviluppo e l’interazion­e con le buone pratiche e con il privato: il segretario mi ha fatto sapere che vuole ragionare su questa proposta nei prossimi mesi con l’assessore Saccardi». A Saveria Boulager, architetto ferrarese di 29 anni, è toccato esporre la proposta sulle smart cities che punta a costruire «un’unità nazionale per lo sviluppo del settore, che possa fare da centro di scambio di pratiche tra le città». Renzi ha replicato dal palco che «al mo- Il leader del Pd in mezzo alla platea di «Hubble», l’iniziativa di ieri alla Fortezza. Sotto, i quattro giovani che gli hanno presentato le proposte di legge: da sinistra, Stefano D’Auria, Diletta Gargano, Jacopo Bitetti e Saveria Boulanger mento sembra funzionare lo schema con budget nazionale, che finanzia i progetti dei Comuni sul tema», ma Boulanger obietta che questo rischia di privilegia­re i grandi centri urbani a scapito dei più piccoli. Diletta Gargano, poi, ha portato sul palco la proposta sul Made in Italy: consulente legale originaria dei castelli romani, la ventisette­nne caldeggia «un marchio qualità italiana». Il segretario Pd ha replicato chiedendo «di lavorare sul fronte europeo». Stefano D’Auria, avvocato campano di 28 anni, ha illustrato la proposta di contrasto alla disoccupaz­ione giovanile. La ricetta di Hubble è una «staffetta con anticipo pensionist­ico e part time ai più anziani, a cui corrispond­a l’assunzione di un giovane a tempo indetermin­ato nelle aziende». Una soluzione che sembra non scaldare il cuore di Renzi, che ha comunque promesso comunque «un approfondi­mento sul tema».

A coordinare «Hubble» c’era la consiglier­a regionale Monia Monni, alla quale lo stesso Renzi starebbe pensando di affidare la segreteria del Pd toscano, che ieri ha colto l’occasione per lanciare un messaggio distensivo al governator­e Enrico Rossi (Mdp), dopo lo scontro dei giorni scorsi tra il presidente della Regione e il ministro Luca Lotti. «La legislatur­a — ha detto Monni — deve andare avanti sino al 2020: abbiamo fatto un patto con i cittadini che ci hanno eletto. Enrico sta facendo un grande lavoro, come il gruppo Pd» e «sarebbe un errore, un danno per la nostra Regione» una sua candidatur­a in Parlamento.

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