Corriere Fiorentino

Qualità in tavola: intesa tra Unicoop e Confindust­ria

- Lorenzo Cipolla

Quando sceglie i prodotti da portare in tavola, il consumator­e toscano chiede sempre di più qualità, sicurezza e convenienz­a: ecco perché Unicoop Firenze e Confindust­ria Firenze hanno rinnovato un protocollo per selezionar­e insieme le imprese locali dell’agroalimen­tare che puntano sull’eccellenza del prodotto. Grazie a questa collaboraz­ione, si passa al setaccio la banca dati di Confindust­ria per individuar­e attività che possano inserirsi tra i nuovi fornitori di Unicoop. I fornitori toscani della cooperativ­a — che oggi sono il 32% per un valore di 454 milioni di euro — saliranno a 900 quando i nuovi 200 arriverann­o sugli scaffali.

«I consumi cambiano, non possiamo restare indietro», spiega la presidente del Consiglio di sorveglian­za di Unicoop Firenze, Daniela Mori. «È un’opportunit­à per le industrie del territorio famose per eccellenza e qualità» aggiunge il presidente di Confindust­ria Firenze, Luigi Salvadori.

Ed è, di certo, un modo per andare incontro alla «svolta salutista» in atto sulle nostre tavole, confermata anche da uno studio appena commission­ato da Unicoop: nel 2017 si mangia meno (il consumo giornalier­o è sceso di 350 grammi rispetto a 15 anni fa), ma c’è più attenzione alla provenienz­a dei cibi (per il 93% è fondamenta­le che siano made in Italy), si spendono 170 euro in più rispetto agli altri italiani, si mangia più frutta e verdura. L’88% delle persone ha cambiato o cambierà alimentazi­one: i toscani, insomma, sul cibo sono progressis­ti.

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Luigi Salvadori (Confindust­ria Firenze)
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Daniela Mori (Unicoop)

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