Corriere Fiorentino

TUTTI CONTENTI, PURE I PESSIMISTI

- di Sandro Picchi

Il tifoso viola pessimista guarda alla classifica cominciand­o dal basso e si rallegra perché la Fiorentina ha sette punti di vantaggio sulle terzultime. Il tifoso ottimista che guarda sempre verso l’alto e vede la zona Europa League a distanza di poche lunghezze lascia invece decollare le ambizioni verso orgogliose praterie. L’uno e l’altro, il pessimista e l’ottimista sono per una volta entrambi soddisfatt­i. Benvenuto il Benevento, dunque, con la sua encomiabil­e debolezza, ma che la Fiorentina stravendut­a e strarifond­ata avesse alla nona giornata gli stessi punti del Milan spendaccio­ne e molto reclamizza­to non rientrava nelle previsioni. Almeno nelle nostre. Certo, se oggi Fiorentina e Milan sono alla pari è un po’ per merito della Fiorentina e molto per colpa del Milan. Le conclusion­i che, con mitigata freddezza, si possono trarre in questo momento sono, più o meno, tutte qui. Non è certo che la Fiorentina abbia raggiunto una qualità di gioco tale da ipotizzare traguardi ambiziosi e il primo tempo con il Benevento ne è buon testimone, ma si scorgono tracce di inquadratu­ra che, prima del cambio di modulo, quando la Fiorentina giocava come se avesse la qualità per disporsi da grande squadra senza esserlo, erano in pratica invisibili. E questo mite progresso, che ha comunque fruttato la novità di due vittorie consecutiv­e, è stato raggiunto nonostante il momento di difficoltà — o che almeno a noi sembra tale — di Simeone (ieri bravo nell’assist per Benassi,e poi sostituito da un decisivo Babacar) e di Chiesa, ancora una volta uscito, si direbbe, per appannamen­to energetico. Preso atto della larga e meritata vittoria, uscita sfolgorant­e dopo il pesticcio del primo tempo, non rimane che aspettare le prossime due partite (Torino mercoledì e la trasferta a Crotone domenica) per capire se ha ragione l’ottimista o il pessimista. Considerat­o che contro il Benevento hanno vinto tutti, ci riconoscia­mo per ora in quel critico che dava un colpo al cerchio e uno alla botte e che per questo veniva definito cerchiobot­tista. Cosa aspettiamo? La continuità di risultati.

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