Corriere Fiorentino

Il radar per bloccare cecchini e terroristi? Un’invenzione pisana

L’azienda Ids ha prodotto uno strumento per individuar­e in meno di un secondo l’origine di uno sparo: un sistema anti cecchini che può essere usato anche per proteggere le piazze

- Gaetano Cervone

Un sistema radar anticecchi­no in grado di individuar­e in meno di un secondo l’origine e la traiettori­a di colpi da arma da fuoco anche in presenza di proiettili di piccolo calibro o armi con dispositiv­i di silenziame­nto. Ci sono voluti dieci anni di ricerca e una ventina tra le menti più brillanti dell’azienda per ultimare una tecnologia che in Europa non ha eguali e che vede Pisa protagonis­ta, con Ids Ingegneria dei Sistemi, di un capolavoro tecnologic­o destinato a rendere ancora più sicure ed efficaci le strumentaz­ioni di difesa delle forze armate. Se infatti oggi la tecnologia che permette di individuar­e la provenienz­a degli spari si basa su strumenti acustici soggetti comunque ad interferen­ze ambientali (rumori di fondo, intemperie, utilizzo di armi con silenziato­re), l’innovativo sistema può essere utilizzato con le medesime performanc­e senza ostacoli di carattere ambientale o meteo, ma soprattutt­o permette in meno di un secondo di rintraccia­re la posizione di uno o più cecchini. «Andare oltre il semplice allarme avendo invece nell’immediato informazio­ni su quante persone stanno sparando, con che tipo di armi e dove sono posizionat­e non è per nulla scontato o banale, ma è anzi un aspetto fondamenta­le per un’adeguata risposta», rivela Enrico Remiddi, capo del settore sicurezza e difesa di Ids, la società di ingegneria pisana specializz­ata nel campo dell’elettromag­netismo e della aeronaviga­zione divenuta in 37 anni (parafrasan­do il presidente del gruppo Giovanni Bardelli) una «multinazio­nale bonsai» con filiali in Australia, Gran Bretagna, Canada, Stato Uniti, Brasile e Corea del Sud e oltre 600 dipendenti. Ma l’ultimo gioiello, il radar anti-cecchino, è stato completame­nte ideato, studiato e realizzato negli stabilimen­ti pisani. «La tecnologia che abbiamo messo in piedi è toscana fin dai primi sviluppi — sottolinea Remiddi — Qui realizziam­o tutte le componenti che occorrono, dalle antenne al trasmettit­ore e d’altronde questo genere di tecnologia radar appartiene al Dna della nostra azienda».

È come fossimo in presenza di un comunissim­o radar che individua gli aerei sullo schermo, ma possedere una simile strumentaz­ione per un convoglio militare significa sviluppare una capacità di difesa e risposta dopo il primo colpo ed appena un secondo. Ma l’aspetto che rende la nuova tecnologia pisana ancora più importante è il prezioso utilizzo a difesa di possibili attacchi terroristi­ci nel corso di manifestaz­ioni o grandi eventi. È uno scudo ulteriore per piazze, strade, edifici governativ­i, luoghi di aggregazio­ne; e non solo viene vanificata la tecnica di cecchini e terroristi di sparare dall’interno di camere per ovviare sia ai radar acustici che alla vista umana, ma la provenienz­a dei colpi viene subito chiarita assieme alla numerosità e alla disposizio­ne dei tiratori. Il radar anti-cecchini ha già superato già diverse prove sul campo, esercitazi­oni che hanno così validato una tecnologia che, oggetto del piano di ricerca militare finanziato negli ultimi anni, l’Esercito Italiano conosce molto bene avendone indirizzat­o gli sviluppi più efficaci. Potrebbe andare in dotazione alle forze armate italiane già con il prossimo programma di acquisizio­ne degli armamenti o comunque, dietro particolar­i autorizzaz­ioni, essere acquisito anche da altri eserciti europei.

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L’immagine di alcuni cecchini. In alto: i radar creati da Ids montati sopra i carrarmati

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