Scontro mortale vicino al cantiere E l’Autopalio va di nuovo in tilt
Oltre 5 ore di chiusura dopo l’incidente. Valentini: la superstrada non regge più
L’ultimo incidente grave sull’Autopalio era accaduto un mese fa. Un autoarticolato si era ribaltato vicino a San Donato, in direzione Firenze, causando il blocco della circolazione e facendo ripiombare la strada al centro delle polemiche. Una storia nota a chi ogni giorno si trova a percorrere il tragitto tra Siena e Firenze (56 chilometri, inaugurati nel 1964) e che ieri si è trovato coinvolto nel caos generato dalla scontro mortale nei pressi del cantiere di San Donato, in direzione Firenze.
Un quarantacinquenne ha perso la vita in seguito a un frontale tra la sua auto e un mezzo pesante. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Polizia stradale di Siena l’uomo, per cause ancora da accertare, ha invaso la carreggiata opposta, scontrandosi con il camion che stava sopraggiungendo nell’altro senso di marcia. L’impatto è avvenuto nel tratto che è interessato da uno dei tre cantieri attualmente attivi sull’Autopalio. Da tempo, infatti, la strada è chiusa in direzione Siena tra Tavarnelle e San Donato per il rifacimento della pavimentazione stradale e il traffico è deviato sull’altra carreggiata, dove si viaggia a doppio senso di marcia. I lavori dovrebbero terminare entro la fine di ottobre, ma potrebbero slittare di qualche giorno a causa dei rilievi previsti da Anas in caso di incidente.
Lo scontro mortale, ieri, ha provocato un blocco totale della circolazione. Il tratto interessato è stato chiuso per diverse ore e il traffico è stato deviato a San Donato, con rientro a Tavarnelle, per chi procedeva verso Firenze. Come Bruno Valentini, sindaco di Siena. «Sono stato fermo per circa 40 minuti — racconta — Purtroppo i disagi hanno sempre fatto parte della storia di questa strada e, considerando che i cantieri proseguiranno, per gli automobilisti ci saranno ancora problemi». Un «male» che però Valentini giudica necessario: «Anas con i mezzi che ha a disposizione, sta facendo il massimo e a breve potremo contare su una strada vera. Per non creare il caos, bisognerebbe chiuderla un anno, ma non è possibile. Allora, non sarebbe il caso di interrogarsi se questa direttrice è ancora in grado di reggere il traffico tra Siena e Firenze?».
La provocazione del sindaco di Siena, pur ricorrente tra gli amministratori, però non è argomento all’ordine del giorno. Anas ha investito 46 milioni tra lavori completati (su 15 cantieri complessivi) e da completare, interessando quasi 30 chilometri tra le due province. Attualmente, oltre a San Donato, sono attivi altri due cantieri: tra Badesse e Monteriggioni, per l’ammodernamento del viadotto Staggia (sarà chiuso entro metà novembre), e nei pressi di Impruneta, per l’ammodernamento del viadotto Terme (fine prevista aprile 2018).
A breve poi saranno avviati altri lavori sulle rampe di immissione a Bargino e Tavarnelle, che si concluderanno entro la fine di novembre. «Per la prima volta assistiamo a un intervento di fondo e non a un semplice cura temporanea — afferma Massimiliano Pescini, sindaco di San Casciano in Val di Pesa e da sempre in prima fila per rendere la strada sicura — In più, dopo anni di mancato dialogo, finalmente gli amministratori sono stati ascoltati e credo che i risultati siano evidenti. Certo, poi bisogna ragionare sulla sicurezza di chi viaggia, ma intanto rendiamo l’Autopalio presentabile». Un passo alla volta. Sulla Siena-Firenze la fretta non è mai consigliata.
Il sindaco di Siena «Anas sta facendo il massimo, ma dobbiamo chiederci se sia sufficiente»