TUTTI PIÙ POVERI SENZA MEMORIA
IConsiglieri comunali a volte marcano il proprio territorio alzando il braccio per votare mozioni favorevoli o contrarie all’intitolazione di una strada come successo di recente a Grosseto e Livorno.
Èil politico di una politica che non c’è, ma sa di essere dalla parte del giusto e questo moltiplica la sua energia, così come i muri di gomma, contro cui spesso rimbalza, rafforzano le sue convinzioni. In nome della pace e della non violenza scrive numerosi volumi, tiene lezioni e convegni. La prevenzione dalle guerre è la sua specializzazione dai tempi degli studi universitari in sociologia, poi diventa materia da insegnare come docente e infine confluisce nell’istituzione del corso di laurea in operatori per la pace. I suoi maestri sono Vinay, Langer, Capitini, ma anche la strada ha molto da insegnargli. Da ragazzo viaggia molto in autostop, perché vuole incontrare e conoscere le altre culture europee, e per sopravvivere fa l’infermiere e il muratore, il contadino o il boscaiolo, il cameriere e il lavapiatti. Le idee si fanno presto chiare nella sua testa, e da grande le mette in pratica lavorando per costruire ponti tra associazioni e gruppi impegnati a realizzare un mondo che però ancora non c’è. vitevissute@corrierefiorentino.it