Corriere Fiorentino

«Siamo più forti e molto arrabbiati» Sadiq vice Belotti

- Duccio Zoccolini

È il Sinisa di sempre. Arrabbiato, convinto, diretto e in parte un po’ presuntuos­o. Così era in campo, così è stato a Firenze da allenatore e così è oggi sulla panchina del Toro. Non può essere diverso Mihajlovic, anche perchè in questo momento per lui non c’è spazio per i sorrisi. Per Sinisa è un momento no, non serve che qualcuno gli ricordi le difficoltà della sua squadra. Il Torino è reduce da due punti conquistat­i nelle ultime quattro gare giocate e per questo, forse, Mihajlovic è ancor più arrabbiato del solito. Il presidente Cairo ha confessato la sua delusione ( «Non sono contento ma il mister ha il mio sostegno») e dalla trasferta di Firenze si aspetta una pronta ripresa. Anche perchè la classifica parla chiaro: granata e viola sono a pari punti (13) e si giocano la possibilit­à di lottare per l’alta classifica. Uno scontro diretto per tutti, anche per il sergente Sinisa che in attesa del bomber Belotti («Rientrerà con il Cagliari»), carica i suoi: «Andiamo a Firenze convinti dei nostri mezzi e anche parecchio incazzati — esordisce l’allenatore granata — È una situazione delicata, ma siamo fiduciosi di uscirne, con un paio di risultati si torna dove dobbiamo essere». Spazio anche al confronto con i viola e ai paragoni: «La Fiorentina? Buona squadra, ma non al nostro livello. Se siamo al completo siamo più forti di loro. Purtroppo però non siamo al completo. Anche loro, come noi, vogliono puntare all’Europa». Stesso obiettivo e stesse difficoltà iniziali, anche se Mihajlovic rispetto a Pioli ha potuto lavorare fin da subito su un gruppo molto più coeso rispetto alla rivoluzion­e viola. Punta sull’orgoglio il tecnico del Torino, che chiede ai suoi di dimostrare in campo quella differenza di valori da lui teorizzata: «Abbiamo giocato alla pari contro la Roma, non meritavamo di perdere. A Firenze dobbiamo ripetere quella prestazion­e. Con tutto il rispetto, la Roma è più forte della Fiorentina e stasera possiamo avere qualche occasione in più per vincere». Menzione per i due figli d’arte Chiesa e Simeone (suo obiettivo in estate), definiti «pericolosi» e per l’unico calciatore allenato quando lui stesso vestiva il viola: «Babacar somiglia a Balotelli come modo di giocare». Miha si affiderà al 4-2-3-1 con il tris di trequartis­ti Iago-Ljajic- Niang dietro a Sadiq. Obiettivo, stendere la sua vecchia squadra davanti a una tifoseria che non lo ha mai amato.

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