Nogarin, un altro avviso di garanzia Stavolta sul porto
L’inchiesta sulla nomina di un advisor per il porto. Il sindaco: io non siedo in quel Cda
Una nuova indagine a carico del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin (M5S). L’annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri da parte dello stesso Nogarin che sulla propria pagina Facebook ha rivelato di non essere mai stato a conoscenza dell’indagine e di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia ma «una proroga di sei mesi su quanto avvenuto il 27 febbraio del 2017». Poi, a conclusione del post, la promessa ai «follower»: «Come sempre, vi terrò informati dei futuri sviluppi».
La vicenda che vede indagato Nogarin è quella relativa a Spil, la Società Porto Industriale, partecipata al 61,4% dal Comune. L’accusa è quella di turbativa d’asta e riguarderebbe il bando di gara per la nomina di un advisor che avrebbe dovuto portare la società al concordato preventivo in continuità. La gara poi è stata annullata perché il Cda — di cui Nogarin non fa parte — ha deciso di abbandonare la strada del concordato. Dopo una prima gara annullata per alcune irregolarità, a fine febbraio viene bandita Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin un’altra gara, quella su cui verte l’indagine, in cui si presentano quattro studi legali. A vincerla è quello genovese guidato da Luca Lanzalone, lo stesso che un anno prima aveva seguito la procedura relativa all’azienda dei rifiuti Aamps, per cui fu scelta la strada del concordato preventivo. Lanzalone aveva presentato l’offerta tecnica più alta ma anche più cara sul piano economico. Proprio questa anomalia avrebbe fatto partire alcuni esposti in Procura — tra cui quello del capogruppo Pd in consiglio comunale Pietro Caruso — da cui sarebbe nata l’indagine come ipotizzato ieri dallo stesso Nogarin. Poi il Cda della Spil ha deciso di preferire al concordato la ristrutturazione del debito che a fine 2016 ammontava a circa 38 milioni di euro.
Il procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco non commenta l’indagine ma si limita a complimentarsi con «la Procura e le forze dell’ordine perché è la seconda volta che il sindaco dà notizia di aver ricevuto atti d’indagine, il che significa che lo sforzo fatto per mantenere il segreto ha avuto successo». Non è la prima volta che il sindaco Nogarin viene messo sotto indagine: era successo nell’aprile 2016 e nell’ottobre di un anno fa per la vicenda dell’azienda rifiuti Aamps. In entrambi i casi i vertici nazionale del Movimento 5 Stelle avevano difeso il primo cittadino. «Massimo rispetto per il lavoro della magistratura» è stato l’unico commento a voce di Nogarin. E chi ha passato la giornata con lui lo ha visto «tranquillo, come al solito».
Squillace Greco L’ha reso noto lui, ottimo lavoro di pm e forze dell’ordine: nessuna fuga di notizie