Via de’ Bardi, la giungla dopo la chiusura Auto sotto il Vasariano e scooter tra la gente
La chiusura al traffico di via de’ Bardi non sembra essere un problema per gli scooteristi che oramai usano i due marciapiedi al lato del cantiere per andare dall’una e dall’altra parte. Alcuni hanno l’accortezza di spegnere il mezzo, scendere e trasportarlo a mano. Altri , invece, sfrecciano in su e in giù rischiando di investire chi trovano davanti. E a poco servono i controlli della polizia municipale e le urla dei commercianti e dei residenti della via. Ieri, per esempio, una moto stava per falciare un’intera famiglia mentre usciva dal supermercato Conad carica di borse della spesa. Per bloccare questa furbata i vigili urbani hanno deciso di fare servizi anche in borghese, e nella sola giornata di ieri sono riusciti a multare almeno una decina di scooteristi indisciplinati. Come tutti quegli automobilisti che per evitare di dover arrivare fino al piazzale per recarsi in San Niccolò tagliano per piazza Santa Felicita (zigzagando tra i tavolini di bar e ristoranti), passano sotto il Corridoio Vasariano, imboccano via Stracciatella e sbucano in piazza Santa Maria in Soprarno. Un percorso che il Comune ha autorizzato solo a chi ha il garage in zona mentre è diventato il tragitto che tutti fanno per aggirare il cantiere. «Saranno passate almeno un centinaio di auto — dicono i titolari dei locali di Santa Felicita — Oltre allo smog provocano vibrazioni soprattutto al Corridoio».