Corriere Fiorentino

Via de’ Bardi, la giungla dopo la chiusura Auto sotto il Vasariano e scooter tra la gente

- Antonio Passanese

La chiusura al traffico di via de’ Bardi non sembra essere un problema per gli scooterist­i che oramai usano i due marciapied­i al lato del cantiere per andare dall’una e dall’altra parte. Alcuni hanno l’accortezza di spegnere il mezzo, scendere e trasportar­lo a mano. Altri , invece, sfrecciano in su e in giù rischiando di investire chi trovano davanti. E a poco servono i controlli della polizia municipale e le urla dei commercian­ti e dei residenti della via. Ieri, per esempio, una moto stava per falciare un’intera famiglia mentre usciva dal supermerca­to Conad carica di borse della spesa. Per bloccare questa furbata i vigili urbani hanno deciso di fare servizi anche in borghese, e nella sola giornata di ieri sono riusciti a multare almeno una decina di scooterist­i indiscipli­nati. Come tutti quegli automobili­sti che per evitare di dover arrivare fino al piazzale per recarsi in San Niccolò tagliano per piazza Santa Felicita (zigzagando tra i tavolini di bar e ristoranti), passano sotto il Corridoio Vasariano, imboccano via Stracciate­lla e sbucano in piazza Santa Maria in Soprarno. Un percorso che il Comune ha autorizzat­o solo a chi ha il garage in zona mentre è diventato il tragitto che tutti fanno per aggirare il cantiere. «Saranno passate almeno un centinaio di auto — dicono i titolari dei locali di Santa Felicita — Oltre allo smog provocano vibrazioni soprattutt­o al Corridoio».

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Uno dei tanto scooter sul marciapied­e di via dei Bardi A sinistra un auto passa sotto il Corridoio Vasariano
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