Uno sciopero, anzi due. Disagi ma senza paralisi
A Firenze il corteo dei Cobas. Ieri il primo giorno di stop per i camionisti in tutta la Regione
Non ha provocato troppi disagi lo sciopero generale indetto nei servizi pubblici, dalla raccolta dei rifiuti ai trasporti, dai sindacati autonomi Cub, Usi, Ait, Sicobas e Slaicobas. L’agitazione inizialmente prevista per tutta la giornata è stato ridotto a quattro ore dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, e questo ha ridotto l’impatto della mobilitazione. Regolari, come preannunciato, sia le Frecce di Trenitalia che gli Alta velocità Italo di Nuovo Trasporto Viaggiatori, mentre nove voli sono stati annullati in mattinata, tre a Pisa e sei a Firenze, sempre per l’agitazione.
A Firenze circa 200 le persone ieri mattina hanno sfilato, partendo da piazza Puccini e proseguendo fino in centro, a Santa Maria Novella. Disagi per il traffico, con rallentamenti da via Baracca e Ponte alle Mosse in direzione centro e successive code nella zona di Porta al Prato. «Siamo contro la politica di austerità imposta al mondo del lavoro ed in particolare a tutto quello che riguarda il comparto del servizio pubblico — spiega Marco Fantechi, sindacalista della Cub — Vogliamo il miglioramento dei contratti collettivi attuali, invece dello smantellamento a cui stiamo assistendo». Tra le sigle che hanno aderito alla manifestazione anche Rifondazione comunista, Partito comunista dei lavoratori, Coordinamento anarchico e libertario e Movimento lotta per la casa, oltre alcuni esponenti dei centri sociali. Tra gli slogan quelli per la «tutela dell’ambiente e del territorio, contro le grandi opere inutili», cioè leggi Tav, inceneritore a Campi, ampliamento dell’aeroporto a Peretola, e per la «riduzione generalizzata dell’età pensionabile e ampliamento delle categorie usuranti», assieme al no alle privatizzazioni. Lo sciopero non ha creato particolari disagi alle corse di bus Ataf, nè ai servizi del Comune.
Ieri primo giorno anche dello stop di tre giornate di sciopero dell’autotrasporto di carburante, medicinali, prodotti alimentari di prima necessità ed animali vivi e che proseguirà il 30 ed il 31 ottobre nella logistica e nella spedizioni delle merci. Secondo la Filt Cgil l’adesione è stata massiccia, attorno all’80% e in Toscana ha interessato principalmente la raffineria Eni di Livorno e ad Calenzano (Firenze) il deposito Eni , mentre un presidio dei lavoratori della distribuzione carburanti in sciopero davanti si è tenuto al deposito Eni di via Erbosa, nella zona sud di Firenze.
Lo sciopero dell’autotrasporto per adesso non ha influito sui rifornimenti di supermercati e benzinai, già in preallarme da giorni.