Il mio ruolo di consigliera sul fronte di piazza Indipendenza
Gentile direttore, la ringrazio per l’attenzione che il suo giornale pone ai problemi della riqualificazione di piazza Indipendenza e dintorni. Al tempo stesso vorrei precisare che il mio percorso politico è cominciato nel comitato di piazza Indipendenza molti anni fa ed è a partire da quella esperienza che sono stata eletta nel Consiglio del Quartiere 1. È in questo ruolo che mi sto facendo in quattro per cercare di risolvere i problemi di tutta la zona a livello istituzionale (mozioni, consigli aperti, incontri con assessori, la piazza dei libri, il cinema all’aperto, l’angolo dei poeti e dei bambini, la riqualificazione del verde). Il passaggio ineludibile, dopo la mozione del Q1 votata all’unanimità, è che la commissione Territorio ponga all’ordine del giorno la piazza e i suoi problemi. Sento che è mio dovere continuare il percorso di ascolto dei cittadini ed è per questo che sono invitata a riunioni, manifestazioni, eccetera. La frase nell’articolo di ieri («Quello che è certo è che il 4 novembre saremo in piazza per far sentire la nostra voce») è stata erroneamente attribuita a me. Ci tengo invece a dire che ho invitato i miei colleghi (di maggioranza e di opposizione) a partecipare alla manifestazione, con la speranza che si colgano risultati concreti. Una speranza che adesso, me lo lasci dire, è sostenuta dall’atteggiamento del nuovo comandante dei vigili urbani, il dottor Casale, che ci ha espresso chiaramente la volontà di dare il suo contributo per risolvere i problemi della piazza.