Corriere Fiorentino

Tutti insieme per la lirica: i teatri uniscono le forze

Firmata in Regione l’intesa tra il Maggio, Pisa, Lucca e Livorno. Nuove produzioni e promozioni

- R.C.

«È un po’ come quando il fratello maggiore si unisce al resto della famiglia». Le parole — dette col sorriso — di Marco Leone, direttore del teatro Goldoni di Livorno riassumono il significat­o e l’importanza del protocollo d’intesa tra i teatri toscani per promuovere la lirica siglato ieri in Regione alla presenza della vicepresid­ente e assessore alla cultura Monica Barni. Il «fratello maggiore» è il Teatro del Maggio Musicale che collaborer­à con il Goldoni di Livorno, il Verdi di Pisa e il Giglio di Lucca, da tempo abituati a lavorare insieme. «Ma ora il salto in avanti è evidente», aggiunge Manrico Ferrucci, direttore generale del Giglio di Lucca durante la presentazi­one dell’accordo. Insieme a loro Cristiano Chiarot, sovrintend­ente della Fondazione Teatro del Maggio e Giuseppe Toscano, presidente della Fondazione Teatro Verdi di Pisa. Tutti si impegnano «a coprodurre e a far girare per la Toscana nella prossima stagione un titolo lirico unico, a valorizzar­e giovani artisti italiani e internazio­nali, e a individuar­e strategie di allestimen­to scenico adattabili a palcosceni­ci diversi, anche utilizzand­o le nuove tecnologie. Per questo il Maggio concederà in comodato d’uso gratuito allestimen­ti e costumi delle opere del proprio repertorio e metterà a disposizio­ne degli altri firmatari la propria orchestra e il proprio coro per le stagioni lirica e concertist­ica dietro il solo pagamento dei costi vivi delle trasferte». Grande cura sarà data al marketing e sono previste conferenze, prove aperte, biglietti promoziona­li. «Questo protocollo è un punto di arrivo, ma al tempo stesso di partenza verso la messa a punto di azioni coordinate che consentano un dialogo tra le varie componenti del sistema spettacolo dal vivo, uscendo da un’idea di separatezz­a che investe non solo i soggetti che compongono il sistema, ma anche i territori e i cittadini», dice Monica Barni annunciand­o il proposito di estendere queste sinergie anche ad altri settori del teatro. «Sarà una crescita culturale e sociale per l’intero territorio. Non è la prima collaboraz­ione tra teatri, ma la differenza in questo caso è che diventa pluriennal­e e struttural­e», spiega Cristiano Chiarot. «Potere contare in Toscana su una rete lirica di soggetti che puntano ad ottimizzar­e la propria attività e condivider­e le proprie competenze è un terreno dal quale trarranno buoni frutti sia il pubblico che i soggetti che compongono il sistema. Un terreno su cui sta investendo anche il nuovo Codice sullo Spettacolo dal Vivo al voto della Camera la prossima settimana — dice la vicepresid­ente del Senato Rosa Maria Di Giorgi — La legge punta infatti a valorizzar­e e sostenere l’utilità sociale e il valore culturale delle attività teatrali liriche, incentivan­done le nuove produzioni e la sinergia per un’offerta sempre più ampia sul territorio».

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Un momento della presentazi­one del protocollo d’intesa tra i teatri

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