In lacrime dalla vigilessa di quartiere: salvata dallo stalker
«Ho una figlia e il mio ex mi perseguita». E l’agente fa scattare il sistema di protezione
Era vicina ad un giardino: seduta, con la testa china. Una vigilessa di quartiere, durante il giro di pattuglia, nei giorni ha quindi deciso di avvicinarsi per chiederle se aveva bisogno di aiuto alla donna. È così che l’agente della polizia municipale, dopo aver spiegato alla donna che poteva fidarsi, ha scoperto il dramma della ragazza. «Ho una figlia. E il mio ex compagno mi perseguita: è violento e non accetta la fine della nostra relazione. Io ora ho paura», ha confessato la donna.
La vicenda risale a qualche giorno fa: a seguito della segnalazione, la polizia municipale, con il suo nucleo che si occupa di violenza di genere, ha avviato le verifiche che si sono concluse con il trasferimento della donna e della bambina in una casa protetta, in una località segreta, dove da martedì si trova al sicuro.
«Questa vicenda mi ha toccato profondamente — commenta il sindaco Dario Nardella — La donna, mamma di una bambina, è riuscita a salvarsi dal suo aguzzino e la persona che l’ha incontrata in strada, ascoltata, confortata è stata proprio una nostra vigilessa di quartiere. Ora la donna è in una casa protetta con sua figlia e può tornare a vivere senza
Nardella Grazie a chi si è preso cura di lei e a chi ora la aiuterà a rivivere
paura, senza tormenti. Grazie a chi si è preso cura di lei e a chi la accompagnerà in questo percorso».
Il sindaco lancia anche un appello, rivolto in particolare alle donne: «Mi raccomando, è fondamentale denunciare sempre i casi di stalking e di violenza, in ogni sua forma: i vigili di quartiere e le forze dell’ordine girano tutti i giorni nelle strade della città, per qualsiasi problema parlateci, sono pronti ad ascoltarvi, ad aiutarvi. Perché non è mai troppo tardi per meritarsi una vita migliore».