Corriere Fiorentino

E l’incontro riservato con Casini fa scoppiare la bufera

Venti minuti a porte chiuse nell’ufficio di Giani. I grillini: «Detta l’agenda sulle banche?»

- Claudio Bozza

«Oh Eugenio, che ci imprestere­sti mica la tua stanza?». L’«Eugenio», che poi di cognome fa Giani ed è il presidente del Consiglio regionale, non se l’è fatto chiedere due volte da «Matteo», che poi è il Renzi. Pochi istanti dopo scoppia la bufera politica, con i grillini all’attacco dell’ex premier. Nell’ufficio imprestato da «Eugenio», con Renzi, è entrato infatti anche Pierferdin­ando Casini, figura di spicco degli ex Dc, ma soprattutt­o presidente della commission­e parlamenta­re d’inchiesta sulle banche. Un incontro a porte chiuse, non proprio fortuito, visto che il leader del Pd si è presentato di proposito a Palazzo Bastogi, in via Cavour, dove era in corso la presentazi­one di un libro su Giorgio La Pira, il «sindaco Santo» di Firenze, a 40 anni precisi dalla sua scomparsa.

Così, conclusa la parte pubblica, Casini è entrato con Renzi in un delicato conclave politico, durato però appena 20 minuti. Un tempo sufficient­e a scatenare il M5S: «Perché Casini incontra Renzi in privato in Toscana? È emerso che i due avrebbero parlato dei lavori della Commission­e d’inchiesta sulle banche e di possibili convergenz­e elettorali. Già il semplice incrocio dei due temi rasenta lo scandalo», scrivono i membri M5S dell’organismo bicamerale.

E poi: «Cosa fa Casini, che è chiarament­e abituato culturalme­nte a trattare su tutto sottobanco, ma soltanto con le persone che per lui contano? —proseguono i grillini — Si fa dettare un’agenda della commission­e a uso e consumo del segretario Pd? O passa all’incasso, dati i suoi servigi, in vista delle prossime elezioni?».

Mentre Casini, appena lette le agenzie, per replicare ai grillini mutua un’espression­e cara a Renzi: «I 5 stelle stiano sereni: se ci fosse stato qualcosa di riservato non avrei visto Renzi davanti a centinaia di persone», dice il presidente della Commission­e parlamenta­re sulle banche.

Cucita, invece, la bocca di Renzi, che prima di inforcare la bicicletta ha scherzato con i giornalist­i: «Via, via: fatemi passare che devo andare a fare la spesa!».

«Il Pd, come ha ripetuto il segretario Renzi, vuole solo arrivare alla verità — commenta poi il senatore renziano Andrea Marcucci — Vogliamo sapere cosa non ha funzionato nella vigilanza durante le crisi delle banche venete per evitare che possa risucceder­e».

In Consiglio regionale Il centrista: i 5 Stelle stiano sereni Il segretario Pd: vado via, devo fare la spesa...

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Matteo Renzi e Eugenio Giani ieri in Regione al termine dell’incontro tra il segretario Pd e Pierferdin­ando Casini (in alto), presidente della commission­e d’inchiesta sulle banche
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