Via lo spartitraffico, ora è davvero piazza (grazie al marchese)
Piazza Santa Maria Soprarno torna ad essere davvero una «piazza» e non più un’isola spartitrafffico. Ieri il sindaco Dario Nardella e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Giorgetti hanno inaugurato l’area dopo la fine del cantiere, costato circa 105 mila euro, di cui una parte messa a disposizione grazie all’Art bonus. È stato infatti Enrico Bargagli Petrucci, proprietario del Palazzo Tempi che si affaccia sulla piazza, a finanziare con proprie risorse una parte consistente dei lavori nell’ambito di una convenzione col Comune. «Abbiamo voluto inaugurare questa piazza in occasione del 4 novembre — ha detto Nardella — come abbiamo fatto lo scorso anno con lungarno Torrigiani, dopo averlo ricostruito in cinque mesi. Un intervento realizzato grazie al grandissimo apporto del marchese Bargagli Petrucci e che rientra nel nostro progetto complessivo di riqualificazione dell’Oltrarno». Al marchese Bargagli Petrucci il sindaco ha consegnato una targa di ringraziamento per la generosità dimostrata. I lavori di riqualificazione della piazza sono stati realizzati nell’ambito dell’intervento di rifacimento delle tubazioni da parte di Publiacqua. Con le risorse del privato è stato finanziato il disegno della nuova piazza e la pavimentazione dell’area pedonale di nuova realizzazione, eseguita in calcestruzzo architettonico richiamando la pavimentazione di piazza Pitti. Il progetto è stato pensato per migliorare la fruibilità dell’area pedonale «attaccandola» al Palazzo Tempi, in modo da creare una vera e propria piazza, più fruibile rispetto a prima; ma anche per ricongiungere le due corsie destinate al traffico nei due sensi di marcia e realizzare un unico collegamento tra le due corsie presenti in via dei Bardi lato Ponte Vecchio e le due corsie previste in lungarno Torrigiani. L’intervento consente anche di ridurre il traffico in via dei Bardi nel tratto stretto verso piazza dei Mozzi. Silfi ha inoltre installato sulla piazza nuovi lampioni in stile ottocentesco, come quelli sui lungarni.