Ritorna Musica dei popoli E la Donà canta il suo rock
Negli ultimi mesi era stato dato per morto e gli stessi organizzatori, la Fondazione dei lavoratori delle Officine Galileo e il Centro Tradizioni popolari, erano convinti che stavolta non ce l’avrebbero fatta. Ma il festival «Musica dei popoli» della Flog ci ha provato, il 30 settembre, durante una sorta di anteprima-prova, con la decana della musica Swing Norma Miller. Ora ha sciolto definitivamente le riserve e ha annunciati che andrà avanti fino al 16 dicembre, con la nuova edizione intitolata «In viaggio...». Si tratta di un percorso tra tradizioni musicali diverse come il Reggae giamaicano carico di messaggio pacifista dei The Congos & the Soullove Riddim Band (andato in scena ieri sera), il cantautorato rock di Cristina Donà (9/12) e la rivisitazione in chiave moderna della pizzica tarantata — in origine un rituale per guarire dal morso della tarantola — del Canzoniere Grecanico Salentino (1/12). Ma i grandi nomi non si fermano qui. Sempre nella cornice del Festival rientrano le due serate dedicate al centenario della nascita di Theolonious Monk, uno dei padri del BeBop e icona jazz tanto da far parte della cinquina di artisti che sono finiti sulla copertina del Time. A omaggiare il pianista americano nelle due serate «It’s Monk time!» sono Uri Caine «plays Monk» (6/11 in Sala Rifredi) e Franco D’Andrea «conversations with Theolonious» (6/12 in Sala Vanni). Papà dell’Afro-beat insieme a Fela Kuti e oltre 50 dischi in carriera: questo è il pedigree del batterista nigeriano Tony Allen che si esibirà il 15 dicembre all’Auditorium FLOG. Chiudono questo viaggio musicale che torna dopo i rumors di fallimento i portoghesi Terrakota e gli argentini SuRealistas il 16 dicembre.