Gli alberelli del Carmine (quelli veri)
Prende vita il boschetto, adottato dagli studenti
Erano attesi, stanno arrivando: ieri hanno trovato posto i primi dei ventitré alberi che ridisegneranno il volto di piazza del Carmine. Dario Nardella, per un giorno sindaco «giardiniere» armato di vanga, ha dato il via alla piantumazione delle piante («adottate» dagli studenti dell’Oltrarno) che andranno a creare un boschetto sul lato opposto alla basilica.
Il boschetto dove lo metto? A cinque anni dall’addio al parcheggio, Dario Nardella, per un giorno sindaco «giardiniere» armato di vanga, dà il via alla piantumazione dei ventitré alberi (4 canfore e 19 aceri) che ridisegneranno il volto di piazza del Carmine. Le piante andranno a creare un boschetto sul lato opposto alla basilica per fare ombra a 4 panchine. Ogni albero, inoltre, sarà «adottato» da una classe dell’istituto comprensivo Oltrarno, della vicina piazza dei Nerli. Gli studenti, per una settimana, aiuteranno gli operai a collocare le piante sulle quali poi sarà attaccata una targhetta per ricordare l’avvenimento. «Due anni fa abbiamo presentato il piano di riqualificazione dell’Oltrarno e lo stiamo portando avanti. Si tratta di interventi a lungo attesi e che riqualificheranno in modo significativo il quartiere», spiega il primo cittadino. L’obiettivo, aggiunge, «è terminare i lavori in estate, mentre venerdì prossimo inaugureremo la nuova piazza dei Nerli». È l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Giorgetti a spiegare come sarà piazza del Carmine una volta concluso l’intervento. La parte dedicata al boschetto è stata pavimentata con un conglomerato drenante con scaglie di pietra. Per il resto, e fino al sagrato della chiesa, sarà usato il lastricato, in particolar modo le pietre recuperate e restaurate della stessa piazza. La porzione pedonale inoltre sarà leggermente rialzata rispetto al piano carrabile in modo da scoraggiare il parcheggio selvaggio. «Ma a maggior tutela — prosegue Giorgetti — saranno collocati anche i “chiodi fiorentini” e abbiamo chiesto alla soprintendenza di poter aggiungere ulteriori panchine, anche nella zona ombreggiata». (A.P.)