Corriere Fiorentino

Fiorentina, non basta correre

Dinamismo e imprecisio­ne: la squadra di Pioli è quella che fa più chilometri in serie A Ma su 153 tiri fatti più della metà sono andati fuori. Un primo bilancio, a quasi un terzo del campionato

- Stefano Rossi Duccio Zoccolini

Tanta corsa, molti tiri e pochi punti in classifica. La prima parte della stagione della Fiorentina si potrebbe riassumere così. «Siamo giovani e quasi tutti nuovi, ci vuole tempo per essere squadra»: se ci fosse una classifica delle frasi più pronunciat­e in questo inizio di stagione, questa sarebbe sicurament­e al primo posto.

Allenatori, dirigenti e anche giocatori. Tutti allineati su un pensiero espresso dopo vittorie meritate e sconfitte sorprenden­ti. Di tempo dall’esordio, però, ne è passato e dodici gare giocate (con 16 punti fatti) rappresent­ano quasi un terzo del cammino stagionale. La metà sono state sconfitte e non è stato determinan­te il livello degli avversari, visto che i viola hanno perso con tre big (Inter, Juventus e Roma), con due squadre sulla carta di pari livello (Chievo e Sampdoria) e con una in lotta per la salvezza (Crotone). «Nessuna sorpresa, eravamo consapevol­i di queste difficoltà. Sappiamo che sei sconfitte sono tante, forse troppe», ha detto il capitano Davide Astori dopo la sconfitta contro i gialloross­i al Franchi. Soprattutt­o se si confronta l’inizio viola con gli anni passati.

Nel 2014-15 Montella fu addirittur­a messo in discussion­e a novembre per il brutto avvio stagionale (16 punti con 4 sconfitte), ne perse solo due Sousa l’anno scorso (20 punti) e tre (ma con 9 vittorie) nel sorprenden­te girone d’andata del 2015-16. Altre idee, ma soprattutt­o altre ambizioni. Già, perché se c’è un aspetto sul quale tutti sono d’accordo è l’obiettivo di questa Fiorentina: «Crescere e diventare squadra, per poi prendersi qualche soddisfazi­one». Nessun traguardo oltre questo. Perché le ambizioni sono sicurament­e ridimensio­nate e la classifica di serie A (sette punti in meno dall’ultimo posto utile per l’Europa) è lì a confermarl­o. Tra l’altro dall’anno del ritorno in serie A (2004/05) la Fiorentina non aveva mai subito così tanti gol (17) nelle prime 12 partite.

Nella storia dei campionati a 20 squadre la media del club viola in questa parte di stagione (fonte Violanews.com) è di 20 punti conquistat­i. Eppure ad analizzar bene il rendimento in campo la squadra è in salute. Sul piano atletico vanta il primo posto nella classifica dei chilometri percorsi da diverse settimane: il dato aggiornato è di 110.902 a partita. La Fiorentina, inoltre, è quarta nella classifica dei tiri. Sono 153 quelli effettuati, 76 in porta e 77 fuori. Numeri che certifican­o una certa approssima­zione nel calciare, dettata da un tasso tecnico sicurament­e inferiore rispetto alle prime tre Napoli, Inter e Roma che riescono a colpire lo specchio con una percentual­e più alta.

In generale la squadra di Pioli ha lacune in fase di finalizzaz­ione. Non di manovra, poiché è riuscita ad effettuare ben 44 cross: al top c’è il Napoli a quota 54. La differenza, però, sta nella capacità di concretizz­are. I viola ci sono riusciti appena in dodici casi. A confermare questa tesi anche il numero di corner guadagnati: sono ben 70, in linea con Roma e Napoli. Ai limiti tecnici si può aggiungere il fattore fortuna. O precisione, a seconda dei punti di vista. I ragazzi di Pioli hanno colpito 6 volte pali e traverse: 7 ne ha presi la Juventus e 8 l’Inter. Davanti solo la Roma a quota 11.

I problemi, però, non possono certamente esser tutti nascosti nei numeri. Esempi? Carattere, personalit­à e la concentraz­ione. «Non possiamo permetterc­i certi errori», ha tuonato domenica pomeriggio Pioli. E di svarioni decisivi ce ne sono stati e non pochi in dodici gare. Palle perse e topiche clamorose. Unite all’incapacità di recuperare una partita dall’inizio del campionato. Mai, infatti, fino a questo momento i viola sono riusciti a compiere una rimonta in campionato. Quando va sotto la Fiorentina non riesce a portare a casa punti. E questo non può esser solo per colpa di un radicale rinnovamen­to della rosa. Ci deve esser qualche altro punto critico, da individuar­e il prima possibile. Perché, come si evince dai numeri, correre non basta a fare punti e allontanar­si dalle parti anonime della classifica.

Confronti Sei sconfitte in dodici partite: gli stessi punti dell’ultima annata con Montella in panchina

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Stefano Pioli allenatore della Fiorentina La squadra viola è quella che corre di più in serie A ma a tanto dinamismo non corrispond­ono risultati

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