E il Franchi si spopola, persi già seimila spettatori
Firenze in controtendenza rispetto alla media nazionale, le ripercussioni sui diritti televisivi
Un ritorno al passato meno luccicante, in classifica e nel rapporto con i tifosi. E l’aspetto più lamante è la fuga dei tifosi dallo stadio. Non sono solo le due sconfitte consecutive a preoccupare, ma anche le presenze in picchiata al Franchi. Contro la Roma si è registrato il peggior risultato degli ultimi sei anni nelle sfide con i giallorossi, con 7.791 biglietti venduti oltre i 17.235 abbonati.
Per trovare dati inferiori ai 25.026 spettatori di domenica bisogna tornare indietro al primo anno di Mihajlovic (23.634) e all’anno successivo, quello dell’avvicendamento con Delio Rossi (21.863). Analtre nate deludenti, nelle quali i viola chiusero rispettivamente al nono e al tredicesimo posto.
Non solo, perché andando ancora più a ritroso solto nel 2006/2007 si scese a 23.900 spettatori, mentre in tutte le circostanze la squadra capitolina ha sempre richiamato al Franchi almeno 28.000 persone. Ma l’andamento negativo non riguarda solo la partita con la Roma. Dalla stagione 2014/2015, l’ultima di Montella, nelle prime sei giornate si è passati da una media di 31.080 spettatori a circa 23.900, confermando un’emorragia di almeno 6.000 unità.
Niente che le stime sugli abbonamenti non avessero anticipato (i 17.235 di quest’anno rappresentano il quarto peggior dato della storia dei Della Valle) ma sono dati in contrasto con quanto avviene a livello nazionale. Nell’ultimo turno di campionato c’è stata una media di 27 mila spettatori a incontro, facendo salire quella stagionale a 24.658, a conferma del trend di forte crescita negli ultimi tre anni. E se per Fiorentina-Roma il meteo non ha favorito l’afflusso dei tifosi, in passato le cose andavano diversamente anche per gli allenamenti a porte aperte.
La scorsa settimana, in un giorno festivo, erano appena 500 i tifosi in Maratona, la metà di quanti si ritrovarono all’inizio di quest’anno e una percentuale ancora più misera rispetto al gennaio dell’anno prima, quando sotto un vero e proprio diluvio erano quasi 7.000 i tifosi in tribuna, con tanto di ringraziamento finale di squadra, staff e società. Ma non c’è solo un aspetto affettivo, perché le imminenti novità in ambito di diritti tv tirano in ballo proprio le presenze negli stadi e la battaglia portata avanti dal club viola negli ultimi tempi rischia di risultare paradossalmente inutile.
Nei nuovi criteri per la ripartizione delle risorse cambia infatti anche la quota riservata ai bacini d’utenza grazie all’inserimento della percentuale riservata al «radicamento sociale». Si tratta di un parametro individuato «sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati». Traducendo, con la progressiva desertificazione del Franchi sono destinati a diminuire, oltre che le presenze sugli spalti, anche gli introiti derivanti dai diritti tv.