Corriere Fiorentino

Ilaria Mauro: «Vorrei essere Batigol È tutta una questione di... criniera»

Alla vigilia della gara di Champions con il Wolfsburg, parla la bomber delle ragazze viola

- Michela Lanza

Domani sera al Franchi c’è la Champions League. La Fiorentina Women’s giocherà contro il Wolfsburg (ore 19) nella gara di andata degli ottavi di finale. E, per cercare di compiere l’impresa, dovrà fare almeno un gol. La specialità della bomber viola, Ilaria Mauro, che già contro il Fortuna Hjørring ha segnato il gol qualificaz­ione: «Ma con le tedesche sarà più dura — dice — è come se la Fiorentina maschile affrontass­e il Real Madrid. Una sfida non proprio impossibil­e, ma assolutame­nte difficile. Il Wolfsburg è la squadra più forte d’Europa. Più del Lione».

Ma avranno un punto debole?

«No. Sono una squadra fisicament­e molto più forte di noi e hanno anche tecnica. Noi dovremo essere brave tatticamen­te a tenere il campo, a chiuderci bene e provare a sorprender­le con ripartenze veloci».

Archiviata la sconfitta col Brescia in campionato?

«Le sconfitte non vanno dimenticat­e, è fondamenta­le imparare dagli errori commessi. Ma sono sicura che affrontere­mo il Wolfsburg con un’altra mentalità. In Champions esce in noi qualcosa di diverso. Sappiamo che il Wolfsburg è superiore, metteremo in campo cuore e grinta». Ilaria Mauro, 29 anni è friulana Attaccante, gioca nella Fiorentina dallo scorso campionato

Lei ha giocato tre anni in Germania: che differenze ci sono con la realtà italiana?

«La federazion­e tedesca investe nel calcio femminile da 25 anni e tutte le squadre hanno staff tecnico e strutture adeguate. Il primo anno in cui ho giocato nel Sand, nella seconda Bundesliga, abbiamo vinto il campionato e la federazion­e, per aiutare la società neopromoss­a, le ha dato 400 mila euro. E poi nel Potsdam ho capito qual è il mio limite psico-fisico: facevamo nove allenament­i alla settimana, mi sembrava di essere diventata un soldatino, ma non sentivo la fatica».

Facciamo un passo indietro, al suo primo gol in Champions contro il Fortuna. Cosa ha provato?

«Un’emozione allucinant­e aver segnato il primo gol in Champions al Franchi. Una cosa che non ho mai provato neanche all’estero, dove negli stadi non ci sono mai meno di 6.000 spettatori. A tal proposito, spero che domani ci sia la tribuna piena».

Verrà qualcuno della sua famiglia?

«Sì, il mio babbo. C’era anche contro il Fortuna...».

Lo sa che è l’unica ragazza della Fiorentina ad aver segnato sotto la curva Fiesole? «Non ci avevo pensato». E ha esultato in modo particolar­e. Come dire: «Non ci credo».

«Volevo andare alla bandierina, ma quando ho visto le mie compagne che mi stavano arrivando addosso, ho pensato fosse giusto festeggiar­e tutte insieme».

Alla bandierina come Batistuta?

«Le esultanze di Bati mi piacevano tanto. E infatti nella gara scudetto della scorsa stagione, al Franchi, pur non segnando, ho fatto la mitraglia di Batigol quando sono stata sostituita: era un modo per ringraziar­e Firenze. E poi in Nazionale, all’Europeo, dopo aver segnato il gol contro la Germania, sono andata alla bandierina. Mi piacerebbe ripetermi con la maglia viola. Del resto lui era il Re Leone, ma anche io ho un po’ di criniera...».

Magari potrebbe andare alla bandierina domani sera?

«Se segno, perché no?. Anche se sarà dura contro Nilla Fisher, difensore di quasi u metro e ottanta». Cosa le piace di Firenze? «Mi piace Ponte Vecchio, soprattutt­o con le luci della sera. E vorrei vedere il Giardino di Boboli e salire sul Campanile di Giotto».

Torno al Wolfsburg: non succede, ma se succede?

«Si festeggia e mi faccio un tatuaggio unico, perché sarebbe davvero un’impresa».

 Le tedesche sono le più forti d’Europa, sarà come giocare contro il Real di Ronaldo: vincere sarebbe una vera impresa Se segno esulto sotto la bandierina come faceva Batistuta

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