A Novoli arriva Santanchè I Collettivi: non entrerà
Tensione in vista del dibattito di domani con la deputata di FI e David Ermini: «Servirà la polizia»
Sette anni fa, mentre Daniela Santanchè parlava all’interno dell’università, fuori non mancarono gli scontri con la polizia. E ieri a due giorni dal ritorno della parlamentare a Firenze (domani sarà al polo di Novoli) le premesse non sono delle migliori con il Collettivo degli studenti di sinistra che annuncia battaglia: «I fascisti non sono i benvenuti. Servirà la polizia per consentirgli di stare qui».
«Santanchè e Pd fuori dall’Università! Chi professa razzismo, guerra e odio non è il benvenuto!». Il volantino che ieri è stato distribuito e affisso al Polo universitario di Novoli, firmato dal Collettivo Politico di Scienze Politiche, è chiaro: il Collettivo contesta il dibattito previsto domani mattina all’edificio D15 del Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze, organizzato dalla lista Centrodestra universitario sul tema dello ius soli.A confrontarsi saranno Daniela Santanchè, parlamentare di Forza Italia, e David Ermini, parlamentare del Partito Democratico. Entrambi ospiti sgraditi per i membri del collettivo che saranno presenti dalle 9 davanti la biblioteca di via delle Pandette «per contestare questa iniziativa e la presenza di fascisti e del PD all’Università».
Nelle aule universitarie «non c’è posto per chi, come il Partito Democratico o Forza Italia, costruisce le proprie fortune elettorali sulla pelle degli sfruttati» spiegano i contestatori. «Noi contestiamo le scelte baronali delle autorità accademiche e crediamo che chi professa odio e razzismo non abbia la legittimità di parlare né in università, né a Firenze, né altrove. La fascista Santanchè e il PD non hanno nulla da insegnare a chi vive l’università da studente e lavoratore precario. Sappiamo che in assenza di ogni altro tipo di legittimità ed agibilità politica, la presenza della Santanchè a Novoli, per giunta in un giorno di sciopero generale del sindacalismo di base, potrà essere garantita solo dall’azione militare della polizia. Noi non ci stiamo». Sotto accusa alcune frasi attribuite rispettivamente a Daniela Santanchè e a Matteo Renzi e riportate sul volantino e sui cartelloni: «Bisogna affondare i barconi, non ci sono altre soluzioni. Meglio un atto di guerra che perdere la guerra» e «Non possiamo accoglierli tutti noi».
Non è la prima volta che un dibattito organizzato al Polo universitario fiorentino che ospita le facoltà di Scienze Sociali e Giurisprudenza crea polemiche e tensioni, con i collettivi che cercano di mettere a tacere voci che non appoggiano. Due anni fa l’ex Procuratore Giancarlo Caselli, messo al corrente delle proteste annunciate per le inchieste sui No-tav, rinunciò all’incontro che avrebbe dovuto tenere sulla lotta alla mafia. Nel 2005 la polizia intervenne per le tensioni quando, al Polo di Novoli, fu invitato l’ambasciatore di Israele Ehud, quattro anni fa a essere messa in forse dalle proteste fu una lezione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Nel 2010 una manifestazione per impedire l’ingresso della stessa Daniela Santanchè, allora sottosegretario, a un convegno organizzato da Forza Italia portò a duri scontri tra ragazzi e forze dell’ordine con ripetute cariche della polizia. Il risultato furono alcuni feriti.
«Oggi come allora, non permetteremo che l’università diventi luogo dove diffondere un’ideologia intollerante e guerrafondaia e saremo quindi presenti dalla mattina a contestare la presenza di entrambi gli ospiti per l’ennesima vetrina elettorale nel nostro polo» annunciano i collettivi.
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