Corriere Fiorentino

Gli 007 dei rifiuti selvaggi (con licenza di multare)

Venti abbandoni al giorno nell’area Unesco, il sindaco chiama Alia. A Novoli arrivano le chiavette

- Antonio Passanese

Troppi cittadini che non rispettano la raccolta differenzi­ata e che abbandonan­o i propri rifiuti davanti ai cassonetti, soprattutt­o nell’area Unesco. Per questo Nardella ha chiesto ad Alia di inviare i propri «007» per rintraccia­re i trasgresso­ri e far scattare le multe, anche salate. E intanto anche a Novoli arrivano le chiavette.

Plastica nell’umido, umido nella plastica, e sacchetti abbandonat­i. Gli ispettori ambientali di Alia (ex Quadrifogl­io), dieci in tutto, da qualche mese hanno avuto l’ordine di fare sul serio. Un ordine arrivato direttamen­te dal sindaco Dario Nardella che ha chiesto all’azienda di via Baccio da Montelupo di mettere in campo tutte le forze possibili per porre un argine al grave problema dell’immondizia lasciata in ogni angolo del centro. E Alia non ha perso tempo, tanto che l’amministra­tore delegato Livio Giannotti ha disposto che gli ispettori si occupino esclusivam­ente di Firenze per almeno cinque giorni continuati­vi al mese.

Troppi i venti abbandoni di spazzatura al giorno, nella sola area Unesco, per non far scattare una reazione da parte del Comune. Vigilare, multare, un incarico che ovviamente non ammette sfumature e che prescinde dalle oggettive difficoltà degli utenti a dimostrars­i virtuosi davanti ai cassonetti-discarica delle ultime settimane. Dunque, se fino a qualche tempo fa, prima di elevare una contravven­zione, gli accertator­i inviavano una sorta di avvertimen­to o comunque cercavano di parlare con l’utente, da qualche settimana Alia ha deciso di passare alle maniere forti: e ne sanno qualcosa le decine di fiorentini che risiedono nel centro storico che, negli ultimi giorni, si sono visti recapitare multe che vanno da 50 a 160 euro (l’entità dipende dalla gravità del mancato conferimen­to). Ma agli 007 dei rifiuti — che, oltretutto, sono anche pubblici ufficiali — per individuar­e le responsabi­lità negli abbandoni, errati conferimen­ti e mancata differenzi­azione della spazzatura hanno dato anche il «potere» di assumere informazio­ni sui cittadini e procedere a ispezioni.

Dallo scorso gennaio, ovvero da quando è scattata la tolleranza zero, gli ispettori hanno staccato 158 verbali, di questi il 60% ha riguardato l’area Unesco mentre il rimanente 40% tutti gli altri Comuni della cintura fiorentina. «La figura dell’accertator­e — spiega Alia — è importanti­ssima sia per dissuadere i furbetti dei rifiuti sia per controllar­e le zone in cui ci sono i contenitor­i o le isole interrate. Dove è attivo il “porta a porta”, invece, la loro azione è mirata verso gli abbandoni soprattutt­o di utenze non domestiche e agiscono in collaboraz­ione con polizia municipale e con le altre forze dell’ordine».

Infine, Alia e Palazzo Vecchio, anche per una questione di decoro, hanno deciso di mandare in pensione i vecchi e grossi cassonetti (nei quali spesso si accumula ogni genere di rifiuto) disseminat­i in tutto il centro. I contenitor­i saranno sostituiti con le stazioni interrate: dieci da realizzare in Oltrarno e quindici nella riva destra. E se la raccolta della carta, in città, ha superato il 70%, da lunedì è iniziata anche la rivoluzion­e della spazzatura a Novoli, che interessa ventimila residenti: nella parte nord di Firenze — in cui la raccolta differenzi­ata oscilla tra il 68 e il 70% — arriva la chiavetta (così come in altre zone fuori la cerchia dei viali), e «per tre mesi gli ispettori ambientali saranno per strada a educare i cittadini e per evitare che gli arrivi una salata contravven­zione a casa».

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Uno degli ispettore di Alia mentre controlla i rifiuti alla ricerca di dati per risalire al trasgresso­re Sopra spazzatura ammassata ai cassonetti
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