Corriere Fiorentino

Trasporti e musei, rischio caos per lo sciopero

- L.S.

«Venerdì non andrà come il 27 ottobre, quando il ministero ci ha imposto la riduzione dello sciopero a quattro ore», dichiara Alessandro Nannini di Cobas. Parole che trovano conferma nelle modalità della protesta («paralizzan­te» sul fronte traffico), annunciate dalla stessa sigla sindacale Cobas, insieme a Usb e CibUnicoba­s. Corse Ataf, dunque, sospese domani dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 fino a fine servizio. E poi tramvia inutilizza­bile dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 al giorno successivo. E ancora autobus extraurban­i che garantiran­no il servizio soltanto dalle 4.15 alle 8.15 e dalle 12.30 alle 14.30. Uno sciopero nazionale, quello del 10 novembre, che però non riguarderà unicamente i trasporti, e potrebbe avere ripercussi­oni pure sui tanti turisti in visita agli Uffizi, piuttosto che al Bargello: «Le aperture saranno garantite solo al 50% e potremmo restare chiusi durante la fascia pomeridian­a», fanno infatti sapere i musei fiorentini. «Negli ultimi dieci anni di crisi — spiega Stefano Cecchi di Usb — i ceti popolari hanno subito la compressio­ne del welfare, la perdita dei diritti, l’aumento dell’età pensionabi­le. Si parla di 900mila nuove assunzioni, ma ci sono lavoratori in appalto impiegati nove mesi l’anno senza contributi. Per non parlare della privatizza­zione delle aziende strategich­e in crisi. Alitalia, Ilva, Atac».

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