Corriere Fiorentino

L’altra movida degli scout: in aiuto alle prostitute

- Giulia Gonfiantin­i

Una preghiera, una canzone, una bottigliet­ta d’acqua, qualche cioccolati­no e molta voglia di aiutare. Sono queste le «armi» con cui, da quasi tre anni, una novantina di scout pistoiesi combatte la prostituzi­one per le strade della provincia. A rotazione, una volta al mese, partono in gruppo verso le zone battute dalle ragazze per offrire loro sostegno. Il progetto si chiama «Presìdi di strada» e se ne parlerà stasera alle 21 nell’auditorium della Banca Alta Toscana di Vignole (Quarrata) dove, con alcuni dei giovani coinvolti, interverrà Claudio Curreli, magistrato e capo scout dell’Agesci. «L’approccio, nei confronti di queste ragazze, è diverso da quello dei loro clienti: noi siamo lì per conoscerle, non per comprarle», spiega. «Ci faremo promotori dell’adozione a Pistoia e Montecatin­i di un’ordinanza anti prostituzi­one sul modello di quella attuata a Firenze, da applicare su tutto il territorio comunale», precisa Curreli. La partenza, per queste particolar­i occasioni, è attorno alle 22, dopo e un iniziale momento di preghiera. Gli equipaggi, composti da scout maggiorenn­i opportunam­ente formati, sono misti, ma a farsi avanti sono sempre le ragazze: a loro è affidato il compito di instaurare un dialogo con le donne costrette a prostituir­si, portando i biglietti, in più lingue, con il numero verde da chiamare per avere aiuto. «È un’esperienza di grande umanità», dice Renata Fabbri, madre di una scout partecipan­te e presidente dell’associazio­ne Agorà che promuove l’incontro di stasera. «Una delle pagine più belle di questo percorso riguarda una di queste ragazze che dopo circa un anno si è convinta a lasciare la strada», racconta Curreli.

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Claudio Curreli, magistrato e capo scout

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