Ambiente e diritti, la carta dei sindaci per Papa Francesco
Chiuso in Vaticano il vertice mondiale
Tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile; dialogo culturale; diritti umani e difesa della dignità umana, in modo particolare in un periodo di crescenti flussi migratori. Questi temi, assieme alla discussione sul Mediterraneo, al centro del documento finale della terza edizione di #Unityindiversity, il summit mondiale dei sindaci organizzato da Palazzo Vecchio. Un documento, ispirato ai 40 anni dalla morte del «sindaco santo» Giorgio La Pira, che il sindaco di Firenze Dario Nardella ha consegnato a monsignor Sánchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, affinché lo consegnasse a Papa Bergoglio, «come proposta di lavoro e di collaborazione».
La seconda giornata del confronto si è svolta quest’anno non a Firenze ma alla Casina Pio IV, in Città del Vaticano, dove è stata firmata la dichiarazione dal titolo «Il nostro pianeta, la nostra salute, la nostra responsabilità».
«Ci siamo ritrovati in una unità di intenti, di obiettivi, che abbiamo trascritto nella dichiarazione che oggi abbiamo consegnato in Vaticano perché possa essere messa poi nelle mani del Santo Padre come proposta di lavoro e di collaborazione — spiega il sindaco Nardella — In un suo intervento Papa Francesco si è rivolto ai sindaci e non invitò i capi di Stato e di governo e ministri per parlare dei temi ambientali, ma capi delle comunità locali, delle grandi e piccole città del mondo, dando così un messaggio molto chiaro. Il messaggio di chi vuol parlare direttamente al cuore e alle menti delle persone perché i sindaci sono cittadini tra i cittadini, sono primi cittadini per responsabilità e ultimi per privilegi. Credo che oggi le città siano davvero la chiave della globalizzazione del terzo millennio ed è nelle città che quei problemi trovano soluzione anche con grande innovazione». Il documento che arriverà a Papa Bergoglio invita anche a mobilitare maggiori finanziamenti a favore della cooperazione internazionale, riducendo le spese militari.
Nardella Più volte Bergoglio ha chiamato in causa i sindaci, volendo così parlare direttamente al cuore e alle menti delle persone