Bimbi in fuga: una storia di paure e amicizia
Michele Cocchi, terapeuta dell’infanzia, e il suo libro che parla ai più piccoli
La fantasia fa male», dice qualcuno ne La casa dei bambini di Michele Cocchi, appena pubblicato da Fandango. Eppure per i protagonisti del romanzo, che si apre in un orfanotrofio, è solo una strategia per affrontare mancanza di affetti, perdita e guerra. Insieme ad astuzia, forza e acrobazie, è «un modo per capire le cose». Il sognatore è Sandro, personaggio chiave di una storia ambientata in un’epoca imprecisata, ma vicina a quella dei grandi conflitti del ‘900. «Ognuno dei protagonisti esprime lati diversi di una stessa personalità — spiega l’autore — perché l’idea è raccontare qualcosa di tipicamente umano, incarnandolo in più personaggi». La casa è un luogo lontano da tutto dal quale i ragazzi cercano più volte di fuggire, per poi pensarci, come a una dimensione ideale verso cui tornare. Pagina dopo pagina, la vicenda tocca con delicatezza temi universali: la fuga, già presente nel romanzo d’esordio La cosa giusta, torna anche qui sia con i bambini nell’orfanotrofio sia con i combattenti ribelli che si nascondono nei boschi. «Allontanarci da ciò che è conosciuto è una tappa necessaria per scoprire la propria identità: nelle storie è sempre un momento traumatico» dice Cocchi. Pistoiese, l’autore è psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza, e proprio dal lavoro con i bimbi adottati ha tratto ispirazione per La casa dei bambini, un posto in cui i piccoli imparano il distacco emotivo e «a farcela con i propri mezzi». «L’idea di una scrittura che contenesse qualcosa di mio c’è da tempo, scrivere mi fa stare bene — racconta Cocchi — mentre a livello lavorativo quello con l’infanzia è stato un incontro fortuito, avvenuto con un tirocinio in neuropsichiatria infantile». Per un po’, l’autore ha tenuto separate letteratura e psicoterapia. «Poi mi sono pacificato — rivela — perché ho capito che ad accomunarle è il fatto che i bambini raccontano storie». Il libro si presenta oggi a Firenze «L’ora blu» (viale dei Mille 27r, Firenze) alle 18,30, con Paolo Ciampi e Alessandro Ceni.