Corriere Fiorentino

Ulisse e gli altri eroi per i ragazzi del Met

Dal 12 novembre il cartellone per i giovani della fondazione pratese. Danza, laboratori, teatro

- Giorgio Bernardini

Una tradizione lunga trent’anni, che ha fatto riflettere e appassiona­re generazion­i di giovani e giovanissi­mi tramite il linguaggio del teatro, si rinnova con una stagione dedicata piena di appuntamen­ti che faranno parlare di sé.

«Met ragazzi» è un palinsesto con pochi eguali in Italia: 16 spettacoli ospitati e più di 150 rappresent­azioni, che coinvolge il pubblico di tutto il percorso della scuola dell’obbligo. Numeri importanti — 15.000 spettatori lo scorso anno — che comunque restituisc­ono solo in parte la qualità della proposta offerta a bimbi, alle loro famiglie e alle scuole. Non si tratta, infatti, di una semplice rassegna di teatro-ragazzi, ma di un progetto di educazione all’arte scenica per le nuove generazion­i a cura di Edoardo Donatini, impreziosi­to quest’anno dall’illustrazi­one suggestiva di Marco Cazzato. Il teatro pratese mette se stesso e le sue strutture (Teatro Fabbricone, Teatro Fabbricone/Sala Fabbrichin­o, Teatro Magnolfi, oltre al Metastasio) a disposizio­ne di un poderoso percorso che è anche pensato per avvicinare i ragazzi alla creatività. La stagione — presentata personalme­nte al Centro arte e cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore, in piazza San Giovanni, o prenotare sulla pagina degli eventi del sito internet dell’Opera. È l’occasione del debutto fiorentino per il duo di musicisti Mauro Baglini, pianista con una lunga carriera solista che lo ha portato a esibirsi alla Scala di Milano e al Kennedy Center di New York, e Silvia Chiesa, violoncell­ista e autrice di alcune prime Ulisse di Flavio Albanese esecuzioni, sia su disco sia in concerto, delle musiche di Corghi, D’Amico e Fedele. «Fin de siècle, verso il futuro» è il titolo del loro repertorio in cui il duo ripropone la produzione del periodo, tra cui la Sonata op. 6, composta nel 1881 da Richard Strauss, e la Sonata op. 19 di Sergei Rachmanino­v. Ma non si limiterann­o all’esecuzione dei grandi nomi, suonando anche una composizio­ne Francesco Cilea, compositor­e calabrese. Fiabe giapponesi Un gioco coreografa Aline Nari. Negli stessi giorni va in scena Una tazza in un mare di tempesta, performanc­e liberament­e tratta da Moby Dick di Melville, a cura di Roberto Abbiati. La stagione prosegue con grandi spettacoli e titolate compagnie, tra cui spicca Canto la storia dell’astuto Ulisse, il 24 febbraio, messo in scena da Teatro Gioco di Vita, e con la Compagnia Abbondanza/Berton, che l’8 e il 9 marzo mette in scena Romanzo d’Infanzia.

Il programma include anche quattro spettacoli di danza che rientrano in «Millepiedi», una rassegna studiata in collaboraz­ione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus allo scopo di favorire un approccio dei giovani alla disciplina.

«Il teatro per ragazzi si fa qui sin dagli anni Settanta: ora — sottolinea Beatrice Magnolfi — La crisi culturale si può verificare grazie a molti segnali, ma il diritto alla cultura è un presuppost­o per conquistar­e tutti gli altri. Per questo il teatro per i più giovani è sempre più importante». Come già negli ultimi due anni, a partire dal mese di maggio, la stagione prosegue con la «Met Ragazzi Estate» e la compagnia TPO che, nello spazio open air adiacente al Teatro Fabbricone/Sala Fabbrichin­o, organizza atelier, spettacoli e concerti all’aperto. «La stagione “Met Ragazzi” — spiega il presidente del teatro, Massimo Bressan — ha il suo valore fondamenta­le nel legame con la città che la Fondazione del Metastasio sta cercando di costruire sempre più solidament­e».

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