Corriere Fiorentino

Controlli fiscali a San Lorenzo

Nuovo appello del sindaco al Viminale per i rinforzi e assist di Confeserce­nti al Comune: «Avanti con la Bolkestein» In attesa del presidio fisso entra in campo la Finanza: «Vedremo chi è in regola e chi no»

- Mauro Bonciani (ha collaborat­o Valentina Marotta)

«Cercheremo di “mappare” per vedere la correttezz­a giuridica, economica e fiscale delle aziende che si trovano nella zona del mercato di San Lorenzo, per capire tutti questi ambulanti chi sono, e se fiscalment­e sono regolari». Il comandante provincial­e della guardia di finanza, generale Benedetto Lipari, ieri al convegno «Contro la contraffaz­ione: la risposta del territorio», organizzat­o a Palazzo Medici Riccardi dal ministero dello Sviluppo economico in collaboraz­ione con il Censis, con focus su Firenze e l’intera Città Metropolit­ana, ha risposto così ai giornalist­i che gli chiedevano delle azioni da mettere in campo per risolvere i problemi dello storico mercato fiorentino.

Il generale Lipari, assieme ai relatori del convegno, ha fatto anche il punto sulla lotta alla contraffaz­ione che nei primi nove mesi dell’anno ha visto le Fiamme gialle sequestrar­e 25.191 pezzi taroccati, quasi tutti a Firenze, e 10.036 perché non sicuri. Nel 2016 guardia di finanza e Agenzia delle Dogane hanno condotto 156 operazioni e sequestrat­o 240.916 prodotti contraffat­ti nella provincia di Firenze: i sequestri sono pari all’1% del totale di quelli nazionali. Borse e altri prodotti in pelle costituisc­ono il 90% delle merci sequestrat­e. «Il territorio di Firenze non si contraddis­tingue per una grande intensità del fenomeno — afferma Massimilia­no Valerii, direttore generale del Censis — La specificit­à di Firenze è data da due fattori: la città è la patria di alcuni dei brand più famosi del Made in Italy e quindi il falso punta su questi prodotti; e il capoluogo toscano è un’enorme piazza di smercio visti i copiosi flussi di turisti, a cui è rivolta la vendita in strada di merce contraffat­ta». «Grazie a una serrata attività di indagini — ha spiegato il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida — polizia, carabinier­i e guardia di finanza sono riusciti a individuar­e svariate centrali del falso, assestando duri colpi ai fornitori e sequestran­do ingenti quantità di merce contraffat­ta». «Il mercato del falso vale a livello nazionale 6,9 miliardi e sottrae 100.000 posti di lavoro all’economia legale e 1,7 miliardi di gettito fiscale — ha concluso Loredana Gulino, del ministero — Serve anche un lavoro sui cittadini perché capiscano che comprare falsi non solo danneggia l’economia ma anche la loro sicurezza perché acquistano oggetti non salubri».

La notizia del caso di San Lorenzo — con la maxi rissa tra ambulanti stranieri scoppiata martedì —, da cui è partito l’accelerata per il riordino del commercio ambulante, ieri è arrivata al ministero dell’Interno: è stato il sindaco Dario Nardella a contattare il capo di gabinetto del ministro Marco Minniti, il prefetto Mario Morcone, per caldeggiar­e la richiesta di un presidio di sicurezza fisso in piazza, davanti alla basilica per evitare che si ripetano risse e sprangate tra ambulanti. «Aspettiamo che il ministero ci risponda al più presto — ha detto Nardella — perché c’è bisogno di una risposta forte, incisiva e duratura sul campo della sicurezza nella nostra città che vive i problemi di tutte le città d’Italia e d’Europa. Il contingent­e dovrebbe arrivare all’inizio dell’anno prossimo e dovrebbe entrare in azione dalle 18 alle 24».

E anche il prefetto Alessio Giuffrida ci sta mettendo del suo dopo appunto l’appello del sindaco Nardella nel vertice in Prefettura di giovedì scorso: «Ho sensibiliz­zato il dipartimen­to di pubblica sicurezza perché proceda all’individuaz­ione del personale che deve essere posizionat­o in piazza San Lorenzo. Alle attività parteciper­à anche la guardia di finanza che eseguirà una mappatura dei banchi per capire se tutti questi ambulanti sono regolari».

Una doppia strategia che vuole, quindi, dare uno stop sia alla criminalit­à di strada, sia alle troppe zone grigie dei banchi del mercato.

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 ??  ?? A sprangate Un momento della maxi -rissa di martedì sera tra via Sant’Antonino e via Ariento tra un gruppo di bengalesi e di pakistani
A sprangate Un momento della maxi -rissa di martedì sera tra via Sant’Antonino e via Ariento tra un gruppo di bengalesi e di pakistani
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Da sinistra il questore Alberto Intini, il generale della guardia di finanza Benedetto Lipari e il colonnello Adriano D’Elia

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