Corriere Fiorentino

Sedicenne la ricatta per le foto osé E lei lo denuncia

- V.M.

PONTEDERA Con un clic la sua vita si è trasformat­a in un inferno. Per gioco, ha inviato foto hot al fidanzatin­o, ma dopo qualche giorno un sedicenne ha iniziato a contattarl­a sui social network minacciand­o di divulgare quegli scatti sulla rete se non avesse ceduto alle sue avances. Vittima una studentess­a di 15 anni che non ha subìto in silenzio, ma ha denunciato l’orribile ricatto al commissari­ato di Pontedera. Il ragazzo è ora indagato dalla procura per i minori per tentata estorsione e tentata violenza sessuale. L’inchiesta, tuttavia, potrebbe estendersi anche a chi ha diffuso sul web le foto osè della studentess­a, rischiando di essere indagato per diffusione di materiale pedopornog­rafico. Era partito come un gioco. La studentess­a aveva inviato all’amico uno scatto che la ritraeva seminuda. Non poteva sapere che quella immagine sarebbe finita su Ask, un social network dove messaggi e foto sono visibili a tutti gli utenti. Nei giorni successivi, la ragazzina ha iniziato a ricevere messaggi per whatsapp e, appunto, ask, da un numero sconosciut­o. Il misterioso interlocut­ore le avrebbe chiesto prima altre foto e, infine, un incontro per un rapporto sessuale. E allora, secondo il racconto della studentess­a, è scattato il ricatto: «Ho la tua foto se non ti presenti all’appuntamen­to la posterò sui social network». La denuncia ha fatto partire le indagini. È bastato poco ai poliziotti per individuar­e il telefono dell’estorsore: il numero era intestato a un adulto, ma il cellulare veniva usato dal figlio di appena 16 anni. Gli investigat­ori hanno perquisito l’abitazione del ragazzino e ha sequestrat­o Pc, tablet e cellulare. Si chiama Sexting lo scambio di messaggi e foto erotiche ed è molto è diffuso tra gli adolescent­i. Anche nei giorni scorsi a Modena un’inchiesta ha svelato che le foto di 63 liceali nude erano finite in una chat di Whatsapp. È stato il ragazzino di una di loro a chiamare un’associazio­ne antipedofi­lia che ha contattato la polizia postale.

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